Capri l’isola delle sirene

Capri l’isola glamour meta del jet-set internazionale, è molto di più di questo, ricca di storia e di luoghi affascinanti, lontani da un certo tipo di turismo e dalla piazzetta con le sue boutique di lusso ormai ormai uguali in tutto il globo. 

Capri isola delle sirene perché è comunemente identificata come la terra abitata dalle sirene che tentarono di irretire Ulisse nel suo viaggio di ritorno verso Itaca narrato nell’Odissea

Apprezzata già in epoca romana ed amata da due imperatori: Augusto e Tiberio, diventa nei secoli rifugio e luogo d’elezione di scrittori e artisti. A Capri trovano pace e tranquillità Marguerite Yourcenar che qui scrive il romanzo “Colpo di grazia“,  Pablo Neurda, nella casa di Edwin Cerio, completò “I versi del Capitano“, il poeta russo Gorki e Curzio Malaparte, solo per citarne alcuni.  

Capri

E alla vista di Capri si rinunzia, per sempre, a morire.

I Giardini di Augusto

I giardini di Augusto

I giardini di Augusto sono una serie di terrazze fiorite, un’oasi di pace nel cuore dell’isola con una splendida vista sui faraglioni e Marina Piccola. Realizzati nei primi anni del Novecento e donati a Capri da Alfred Friedrich Krupp.

Via Krupp

Via Krupp

Via Krupp è una delle strade più belle d’Italia, con un dislivello di circa cento metri tagliata nella roccia, con una serie di tornanti così stretti da sembrare quasi sovrapposti. Realizzata, nel 1902, dal magnate tedesco Alfred Friedrich Krupp, vero e proprio protettore dell’isola, che trascorreva le sue vacanze estive all’hotel Quisisana. L’industriale raggiungeva l’isola a bordo del suo yacht, attraccando a Marina Piccola, ma con il tempo trovò scomodo dover attraversare l’isola. Commissionò quindi all’ingegner Emilio Mayer la realizzazione di una strada che da Marina Piccola raggiungesse i Giardini di Augusto e il centro di Capri.  Grazie a questa opera Krupp divenne cittadino onorario di Capri.

Oggi via Krupp non è accessibile, ma si può ammirare in tutta la sua bellezza dai Giardini di Augusto.

Lungo Via Krupp si trova il busto marmoreo di Lenin realizzato da Giacomo Manzù.

Lenin soggiornò due volte a Capri, nel 1908 e nel 1910. Una fotografia dell'epoca lo mostra mentre gioca a scacchi contro Bogdanov...
In seguito alla rivoluzione in Russia nel 1905, molti intellettuali lasciarono il loro paese per Parigi, Londra e la Svizzera. Anche a Capri si insediò una colonia di emigranti russi, dal 1906 fino al 1913.

Certosa di San Giacomo

Certosa di San Giacomo

La Certosa di San Giacomo è un monastero certosino fondato nel 1371, in tipica architettura caprese, come tutte le certose si divide in due blocchi: la casa alta con chiesa, refettorio e i chiostri e la casa bassa con magazzini, cucine e cellai. 

Quando nel 1656 la peste giunse a Capri l’isola fu falcidiata.

I monaci della Certosa furono risparmiati: serrarono le porte, non lasciarono entrare nessuno, vivendo delle loro riserve e nessuno di essi fu contagiato. Si racconta che gli isolani, infuriati per il loro contegno così poco religioso, si vendicarono gettando i cadaveri dei morti di peste sopra le mura di cinta, il che spinse i Certosini ad asserragliarsi nella parte più interna del convento.

Oggi la Certosa è la sede del liceo classico di Capri e del Museo Diefenbach.

Via Tragara e il Belvedere

Partendo da Via Tragara, si raggiunge, facilmente il Belvedere di Punta Tragara, affacciato su Marina Piccola, qui ha, inoltre, sede uno degli alberghi più prestigiosi di Capri il Punta Tragara Hotel, la cui storia inizia negli anni Venti del secolo scorso, quando l’Ing. Enrico Vismara decise di costruire una villa sul mare ed affidò il progetto al giovane Le Corbusier. Nacque la Stracasa una struttura di colore rosa-arancio, tutt’uno con la roccia circostante, con vista su faraglioni. Durante gli anni della seconda guerra mondiale la villa fu scelta come sede del comando americano ed ospitò Eisenhower e Churchill. Nel 1968 la Stracasa fu acquistata dal conte Manfredi che la strasformò nell’odierno cinque stelle lusso. 

Sentiero del Pizzolungo

Il sentiero del Pizzolungo vale il viaggio a Capri, una passeggiata  lontano dalla folla attraverso uno scenario mozzafiato. I 775 gradini, in alcuni tratti faticosi, ricompensano con un’infinita bellezza. Partendo dal Belvedere di Punta Tragara fino all’arco naturale. 

I Faraglioni

Capri

Da Via Tragara si incontrano subito i faraglioni divenuti il simbolo per eccellenza dell’isola. Tre picchi rocciosi sagomati, nel tempo, dal mare e dagli agenti atmosferici. Sono chiamati faraglione di terra alto 111 metri, faraglione di mezzo alto 81 metri e faraglione di fuori alto 105 metri, solo su quest’ultimo vive la lucertola azzurra.

...sul ventre di queste bestiole risalta veramente la colorazione di blu profondo ... per cui si può dedurre che questa difformità nella colorazione è strettamente legata al loro vivere lottano dal resto dei loro simili.. Ci troviamo di fronte ad un piccolo rettile dal ventre cobalto... dietro cui si nasconde il grande mistero della vita.

La villa di Curzio Malaparte

Villa di Curzio Malaparte Capri

Lungo il sentiero è possibile ammirare dall’alto la villa di Curzio Malaparte a Punta Masullo. La villa come me, ecco come la definiva l’autore de “La pelle”.

Il giorno che mi sono messo a costruire una casa non credevo che avrei disegnato un ritratto di me stesso.

La villa, un gioiello dell’architettura razionalista color rosso pompeiano, è chiusa al pubblico e di proprietà degli eredi dello scrittore. 

Il regista Jean-Luc Godard la scelse, nel 1963, per girare alcune scene del film il Il Disprezzo tratto dal romanzo di Alberto Moravia.   

La grotta di Matermania 

Sentiero del Pizzolungo

La grotta Matermania, alle pendici del monte Tuoro, famosa per il ritrovamento di una statuetta di terracotta raffigurante Cibele la divinità conosciuta come Mater Magna, da qui il nome. Utilizzata poi, in epoca romana, come ninfeo.

Dopo la prima guerra mondiale vi visse a lungo un eremita. 

Nel 1910, fu protagonista di uno scandalo per un festa organizzata dal conte Fersen il proprietario di Villa Lysis. 

L'arco naturale

Arco naturale Capri

L’arco Naturale è una formazione rocciosa risalente al paleolitico frutto di fenomeni erosivi, che offre una vista sulla penisola sorrentina e le isole Li Galli.

Villa Jovis

Villa Jovis

A Capri l’Imperatore Tiberio aveva ben dodici ville. Le rovine di Villa Jovis sono le meglio conservate, anche se non particolarmente curate. 

La reputazione di Tiberio a Capri è pessima, secondo quando racconta Tacito negli Annali: “..un tiranno viscido e subdolo, che pur sembrando inizialmente un sovrano giusto e illuminato si è rivelato un despota crudele, non privo di elementi di perversione”. 

Di tutt’altra opinione Axel Munthe nel suo  La storia di San Michele

Tacito è uno splendido scrittore, ma i suoi Annali sono romanzi storici, non storia. Egli ha dovuto aggiungere le sue venti righe sulle orge di Capri per completare il quadro del tipico tiranno della scuola retorica, alla quale egli apparteneva. Perfino il suo assai meno intelligente seguace, Svetonio, riporta le più sudice storie, facendo osservare che è appena ammissibile che vengano raccontate e ancora meno che siano credute. Nessuno di quelli che hanno scritto su Tiberio, alcuni dei quali suoi contemporanei, con splendide occasioni di raccogliere tutti i pettegolezzi delle cattive lingue di Roma, hanno detto una sola parola sulle orge di Capri.

piccola parentesi storica

Gli imperatori a Capri

Nel 29 a.C. Augusto acquistò per sé  l'isola di Capri dando in cambio Ischia.… L'isola, rimase quindi in suo possesso per 42 anni. Durante tale lungo periodo di tempo fece costruire ville, fattorie, cisterne e strade e soprattutto curò il verde.... Dodici  anni dopo la morte di Augusto, l'isola venne scelta da Tiberio come sua dimora fissa: così Capri divenne, durante questi undici anni, non solo la residenza dell'imperatore ma anche il centro attorno a cui ruotava tutto l'Impero romano.

Il salto di Tiberio

Salto di Tiberio

Nel parco di Villa Jovis si trova il Salto di Tiberio, un precipizio a picco sul mare di oltre trecento metri. Secondo quello che ci tramanda lo storico Svetonio i condannati a morte, da Tiberio, dopo lunghe torture venivano lanciati in mare. 

L'essere scagliato giù da un precipizio era una pena tradizionale per il delitto di lesa maestà. Tiberio, d'altra parte, era sempre propenso a seguire le antiche usanze di Roma.... La località a cui accenna lo storico non corrisponde a quella che oggi si chiama "Salto di Tiberio"... Come si può anche oggi constatare, inoltre, ciò che viene lanciato dall'alto non finisce direttamente in mare ma finisce contro le rocce.

Verità, leggenda, inesattezze storiche non è facile sapere, di certo dal Salto di Tiberio di gode di un panorama spettacolare.

Parco Astarita

Parco Astarita

Il Parco Astarita, con i suoi centocinquantamila metri quadrati ricchi di biodiversità: carrubi, lecci, mirti, tipici della macchia mediterranea, è una gigantesca terrazza sul golfo di Napoli e di Sorrento.

Mario Astarita acquistò nel 1920 il gigantesco terreno a ridosso di Villa Jovis dando vita ad uno straordinario affaccio sul Mediterraneo. Recentemente il parco è tornato agli antichi splendori grazie al comune di Capri e ai volontari dell’associazione “Capri è anche mia“.

Villa Lysis

Villa Lysis

Villa Lysis costruita dal conte parigino Jacques Fersen che elesse Capri luogo di esilio volontario per allontanarsi dallo scandalo, nato dalla sua omosessualità, che lo aveva travolto in patria.

L'isola aveva acquistato in quegli anni la fama di "Eldorado" degli omosessuali; bisogna anche dire che lo stesso avviene per tutti quei luoghi di soggiorno in cui si dà appuntamento una certa élite esclusiva. Questa fama aveva raggiunto il suo apice quando il conte Fersen, nel 1905 si era costruito a Capri la sua villa Lysis sotto la dimora di Tiberio e vi aveva portato un ragazzo che a Roma vendeva i giornali per le strade e lo aveva qui elevato a suo favorito.

Villa Lysis Capri

A Villa Lysis ebbe la possibilità di vivere il suo amore con Nino Cesarini, la villa rispecchia il gusto eccentrico del suo proprietario: la bellezza dei sontuosi saloni, dell’imponente scalinata di marmo, delle sale da bagno, delle terrazze e lo splendido giardino che affaccia su Marina Grande. 

L’iscrizione latina all’ingresso della villa Amori et dolori sacrum, luogo sacro all’amore e al dolore, ben rappresenta la vita di Fersen, che, consumato dagli eccessi e dell’abuso di oppio, si suicidò nella sua fumeria la mia camera cinese, come era solito chiamarla, nel 1923 sciogliendo cinque grammi di cocaina in una coppa di champagne. 

PER GLI AMANTI DEI LIBRI

Libreria La Conchiglia

La libreria e le Edizioni  La Conchiglia sono una vera e propria istituzione a Capri dal 1989. In libreria si possono trovare tantissimi volumi dedicati all’isola. 

Il filo rosso che caratterizza le scelte della casa editrice è una precisa idea del viaggio, dell’isola, del Sud e del Mediterraneo e la convinzione che Capri debba essere un straordinario laboratorio  internazionale en plain air di arte e cultura oltre che meta di un turismo colto e di qualità“.

http://edizionilaconchiglia.it

Libreria La Conchiglia Capri

Consigli di lettura

Guida inutile di Capri di Edwin Cerio un testo di grandissima ironia, l’autore è una figura importante di Capri, un faro della cultura isolana nato a Capri nel 1875, autore di circa cinquanta monografie storiche, botaniche e paesaggistiche su Capri.

Capri Biografia di un’isola di Umberto Kesel l’autore di origine tedesca con un profondo amore per Capri ha saputo con il suo stile semplice ed autorevole dare vita ad un testo che è diventato un classico della biografia caprese.

La storia di San Michele di Axel Munthe questo libro è stato un best seller del secolo scorso ed è un’eccezionale introduzione alla visita della splendida villa di San Michele luogo imperdibile ad Anacapri, lo stesso vale per il suo scritto.

 

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