I quartieri di Parigi: Marais, Montmartre

Una passeggiata per i quartieri di Parigi il Marais, Montmarte e Les Halles, alla ricerca di di qualcosa non necessariamente nuovo, ma sicuramente diverso dagli itinerari classici della Ville Lumière.

i quartieri di Parigi Montmartre

Continuamente alcune parti di Parigi muoiono sia sotto i colpi dei demolitori sia per la perdita di linfa vitale; e continuamente alcune parti di Parigi nascono.. Alcune parti hanno perso la loro vitalità per turistizzazione o museificazione, addirittura per colonizzazione di quartieri una volta popolari e popolosi da parte di una borghesia sedentaria. Continuamente alcune parti di Parigi muoiono sia sotto i colpi dei demolitori sia per la perdita di linfa vitale; e continuamente alcune parti di Parigi nascono.. Alcune parti hanno perso la loro vitalità per turistizzazione o museificazione, addirittura per colonizzazione di quartieri una volta popolari e popolosi da parte di una borghesia sedentaria.

Il Marais

Quartiere Marais Parigi

Dopo il Quartiere Latino, il Marais è uno dei miei quartieri di Parigi preferiti . E’, o meglio era, il quartiere ebraico della città. Qui, dalla fine dell’Ottocento, sono arrivati gli ebrei aschenaziti, che fuggivano dai pogrom dell’est Europa e in particolare della Russia. Gli aschenaziti parlano yiddish che è una lingua che fonde tedesco, polacco, russo e ebraico. La seconda ondata migratoria porta nel Marais gli ebrei sefarditi, da Sefarad, che significa Spagna in ebraico, cacciati dalla ultracristiana Regina Isabella. Inizialmente trovano rifugio in nord Africa, Balcani e impero ottomano. Ma dopo la fine del colonialismo francese in Africa, si trasferiscono in Francia. Un popolo, due comunità, con usi, abitudini e lingue diverse. Il Marais è il quartiere storico degli aschenaziti .

La parola Marais è poco impiegata dagli abitanti del quartiere: Questo era uno degli isolotti insalubri che erano destinati alla demolizione e che una riabilitazione estetica destinerà invece al ripristino, alla modernizzazione e al restauro. Questo processo comincia... verso la metà degli anni Sessanta. Un edificio vetusto acquistato da un costruttore è svuotato dalla sua vecchia e povera gente, per la quale si trovano nuove sistemazioni in una lontana periferia con un miserabile risarcimento. Vi si stabiliscono funzionari e intellettuali agiati....Il Marais degli anni Ottanti è oggi riabilitato, museificato, imborghesito.

Come ben spiegato nel libro La mia Parigi, i miei ricordi di Edgar Morin il quartiere oggi è bobo, molto chic e pieno di negozi alla moda.

Capita spesso passeggiando nel quartiere di imbattersi in negozi con insegne storiche e al loro interno marchi contemporanei.

Marais bobo

Rue des Rosier e rue des Ecouffes

Ma passeggiando tra rue des Rosier e rue des Ecouffes, si trovano ancora molti negozi ebraici storici ed in piena attività come librerie.

Libreria ebraica Marais

Gastronomie e pasticcerie hanno nomi yiddish e cibo favoloso.

Florence Kahn Marais

Place des Vosges

Place des Vosges

E’ la piazza più antica di Parigi, costruita nel 1612, trentasei case perfettamente identiche e simmetriche che si affacciano nel giardino centrale.

La libreria Tour de Babel

La libreria Tour de Babel

Nel Marais ha sede una libreria di lingua italiana.

Cimitero Père LaChaise

Cimitero Père LaChaise

Père LaChaise era il confessore di Luigi XIV. Aveva un appartamento nella casa dei Gesuiti ubicata sull'attuale sito del cimitero.

E’ il cimitero più visitato al mondo, è immenso, con oltre settantamila tombe. Quasi uno dei quartieri di Parigi. Organizzato in division, che non sembrano aver un ordine logico. Non è facile trovare la tomba che si cerca. Merita una visita, la sua maestosità, specialmente con i colori dell’autunno lo rende un luogo suggestivo.

Montmartre

Quartiere Montmartre Parigi

Avvicinandoci a Parigi, Mona mi indicò un gruppo di edifici di un bianco luminoso che dominava la città. Il Sacré Coeur. Immediatamente il cuore mi balzò in gola e mi vennero le lacrime agli occhi. Non so perché provai tanta emozione.. non c'era niente che mi legasse particolarmente al Sacré Coeur. Forse era solo per la sua appartenenza a Montmartre, che per me era senz'altro una parola magica. Montmartre. Pensai subito a Geroge Moore, Van Gogh, Utrillo, a tutti i pittori, i poeti e i nomadi di cui avevo sempre letto.

Quartiere Montmartre Parigi

Montmartre, prima di essere inglobato nella città, di diventare uno dei quartieri di Parigi era un piccolo borgo, che lo ha reso un luogo simbolo, qui hanno vissuto artisti, bohémien, rivoluzionari. La vicinanza con Pigalle, il quartiere a luci rosse, ne ha fatto un luogo con un atmosfera diversa dal resto di Parigi. Oggi è molto turistico, ma la sua bellezza, negozi di souniver a parte, resta intatta.

Place du Tertre

Place du Tertre

Il cuore pulsante di Montmartre, la su piazza principale; tutto attorno bistrot, artisti di strada e ritrattisti.

La Mere Catherine

In Place du Tertre si trova il bistrot la Mere Catherine. Si narra che il termine bistro che significa rapidamente in lingua russa, sia stato introdotto in Francia e usato qui per la prima volta dai soldati russi. Leggenda vuole che la Mere Catherine sia il primo bistrot di Parigi.

la Mere Catherine

La vigna di Montmartre

A Montmartre passeggiando per le sue vie acciottolate si trova anche una bellissima vigna, chiusa al pubblico, ma comunque visibile.

La vigna di Montmartre

Il mulino di Montmartre

Il mulino di Montmartre

Nel XVII secolo il piccolo paese di Montmartre aveva molti mulini, poi con il tempo sono scomparsi, quelli che resistono sono spessi diventati ristoranti.

Il panorama dal Sacré Coeur

Sacré Coeur

La basilica e i suoi giardini valgono la lunga scalinata per raggiungerli.

La prima pietra della basilica del Sacré Coeur fu posta il 16 giugno 1875, ma i lavori non cominciarono che di lì a un anno. Inaugurata parzialmente nel 1886, la basilica fu consacrata solo il 16 ottobre 1919...Nel 1907 viene installata nella basilica del Sacré Coeur la campana più grande di Francia del peso di 17.735 chilogrammi.

La vista su Parigi dalla cupola, da percorrere su una scala chiocciola stretta per più di trecento gradini, è notevole.

Il panorama dal Sacré Coeur Quartiere Parigi

Les Halles

Centro Pompidou

Centro Pompidou

Voluto dall’allora presidente francese George Pompidou, per riunire in un unico luogo la collezione d’arte moderna francese. Inaugurato nel 1977. Il progetto viene affidato a Renzo Piano e Richard Rogers. E’ un edificio al contrario: tutti gli elementi funzionali, che di solito si trovano all’interno dei muri, come le condutture, sono in questo caso all’esterno. I tubi a vista seguono una precisa logica, la codifica industriale dei colori: blu per l’aria, giallo per l’elettricità , verde per l’acqua, rosso gli ascensori e le scale mobili.

Negli anni Settanta, la zona è occupata da un grande posteggio, inoltre è una spazio degradato, pur trovandosi in centro.

Centro Pompidou quartieri di Parigi
Bellissima la scala mobile esterna all'interno di un tubo.

Il progetto è aspramente criticato non solo dai parigini, ma anche e, soprattutto, dal governo. Il suo completamento, dopo la morte di Pompidou, si deve a Jacques Chirac, primo ministro all’epoca, che minaccia di dimettersi nel caso il Centro non venisse completato. I tempi sono cambiati ed, oggi, il Centro Pompidou è uno dei monumenti più visitati di Parigi, vera e propria icona dell’architettura contemporanea.

Il centro Pompidou chiuderà per rinnovo dalla fine del  2023 al  2027. Gli interventi saranno rivolti all’ammodernamento degli impianti di riscaldamento e areazione, oltre alla rimozione di parti in amianto. 

Place Igor Stravinsky

La zona intorno al Centro Pompidou è molto vivace, in particolare la Piazza Igor Stravinsky, con la su fontana moderna piena di sculture, e sullo sfondo la chiesa gotica di Saint- Merri.

Place Igor Stravinsky quartieri di Parigi

Jardin des Tuileries

Jardin des Tuileries quartieri di Parigi

Uno dei parchi più famosi di Parigi, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Con i colori autunnali e la ghiaia bagnata dalla pioggia diventa un luogo di grande atmosfera.

conoscere la città

La Metropolitana di Parigi

.. un barocco lavoro di ferro battuto piantato sul marciapiede era coronato dalla scritta metro.

la metro di Parigi

La metropolitana con le sue numerose linee, alcune aeree, attraversa e collega tutta la città, non sempre bella, come spesso capita, è un grande contenitore di umanità.

Ho oggi la sensazione che i metrò del tempo della mia adolescenza fossero vivi e che, anche se non si parlavano le persone fossero presenti le une alle altre…il metrò parigino trasporta milioni di uomini, ciascuno con la sua differenza, la sua singolarità, ma anche umanità comune, e non accade niente. Non accade niente, ma il metrò, termicamente caldo in tutte le stagioni, non lo è umanamente di meno a causa di questa umanità una e diversa.

Libri consigliati

Parigi 1928 di Henri Miller  A metà tra autobiografia e finzione. In Parigi 1928 miller visita per la prima volta la città. Il suo obiettivo, oltre allo scrivere, non è quello di incontrare i personaggi americani famosi appartenenti alla lost generation, quanto piuttosto conoscere i francesi che sono stati in grado di creare la meraviglia di Parigi.

La mia Parigi, i miei ricordi di Edgar Morin, l’autore è un filosofo e sociologo francese, tra i più importanti del panorama attuale. Il libro è totalmente autobiografico racconta il periodo compreso dagli anni Venti fino al 2010.

Conosci Parigi? di Raymond Queneau  Il testo propone 456 domande (con riposta) su Parigi. Questo libro può essere una guida inusuale di Parigi, infatti nel libro le informazioni pubblicate sono stare selezionate con il criterio della durevolezza.

Zazie nel metrò di Raymond Queneau  Un libro surreale, scritto, quasi per intero, sotto forma di dialoghi, spesso assurdi, di sicuro pieni di ironia. La protagonista Zazie vive in provincia e sogna di vedere la metropolitana parigina, l’occasione si presenta quando la madre per un impegno la affida allo zio in città.

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Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.

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