
Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.
I miei articoli pubblicati su riviste e online.
Una selezione di libri su Procida.
L’isola di Arturo di Elsa Morante Elsa Morante, con il marito Alberto Moravia, trascorre le vacanze a Procida, nell’Albergo Eldorado. Qui nel 1955 ha l’ispirazione per L’isola di Arturo che le valse il premio Strega nel 1957. Il romanzo è il più famoso tra i libri su Procida.
Arturo è un bambino che vive a Procida, negli anni Quaranta del Novecento, l’isola è tutto il suo mondo, simbolo di libertà assoluta tra spiagge e sogni avventurosi. Orfano di madre e lasciato solo per lunghi periodi dal padre che si assenta, agli occhi del bambino, per vivere esplorazioni straordinarie. Arturo vive nella casa dei guaglioni
E' un palazzo di due piani, oltre alle cantine e al solaio ( a Procida, le case di una ventina di stanze, che a Napoli sembrerebbero piccole, si chiamano palazzi)...
Elsa Morante
Nel palazzo di Arturo le donne non sono ben accette, qui il bambino trascorre il tempo nell’attesa del ritorno del padre che venera.
.. che lui, cioè, fosse l'esempio incarnato della perfezione e felicità umana!
Elsa Morante
Attraverso le sue esperienze sull’isola e le scelte del padre, Arturo cresce per arrivare alla consapevolezza che, dietro alle assenze del padre, non ci sono avventure in giro per il mondo ma un segreto nemmeno troppo nascosto, che si rivela in tutta la sua brutalità.
Il suo messaggio a mio padre, ch'io fra me tradussi pronto, consisté in tutto delle seguenti parole: VATTENE, PARODIA!
Elsa Morante
Graziella di Alphonse de Lamartine un romanzo autobiografico, Lamartine, ventunenne, durante il grand tour d’Italia, soggiorna a Procida dall’aprile 1812 a maggio 1813. Il giovane scrittore si innamora di Graziella, un’orfana che vive con i fratelli e i nonni tutti pescatori.
La domenica e gli altri giorni di festa, Graziella usciva sulla terrazza, ben vestita, con un fiore di melograno rosso o di oleandro posato di fianco, fra i capelli..
Alphonse De Lamartine
Il romanzo racconta l’amore tra i due giovani provenienti da classi sociali opposte sia per cultura che per possibilità economiche. Lamartine viene accolto con grande calore nell’umile casa di pescatori e presto si sente un membro della famiglia: aiuta Graziella nella lavorazione del corallo, legge ad alta voce romanzi per tutta la famiglia, la sera sul lastrico solare. Procida diventa la sua casa e la vita semplice dei pescatori lo attrae.
Quando il sole calava, facevamo lunghe passeggiate attraverso l'isola. La percorrevamo in tutti i sensi, andavamo in città a cercare il pane o i legumi che mancavano nell'orto di Andrea...
Alphonse De Lamartine
Tuttavia il giovane francese lascia Procida improvvisamente con la promessa di un ritorno, che non avverrà mai, fino al tragico epilogo.
Le giurai, come lo giuravo a me stesso, che entro quattro mesi sari tornato vicino a lei e non l'avrei lasciata mai più. Affidavo il nostro destino incerto alla Provvidenza e all'amore.
Alphonse De Lamartine
Procida di Elisabetta Montaldo l’autrice vive da molti anni a Procida, questo testo è una dichiarazione d’amore per l’isola.
.. è piccola ma articolata basti pensare che pur avendo una superficie di quattro chilometri quadrati le sue coste si estendono per sedici e le sue strade e stradine per trentasei; un labirinto di vie e viuzze dove non è facile orientarsi ma che nasconde e sorprende con giardini e panorami stupendi.
Elisabetta Montaldo
E’ pubblicato da Nutrimenti, il bookshop principale dell’isola che, oltre ad essere una fornita libreria indipendente, è una casa editrice con un occhio particolarmente attento alle realtà locale.
Il nonno dell’autrice, come nella migliore tradizione procidana, è un marittimo, comandante di lungo corso e la nonna una famosa attrice degli anni anni Venti, Vera Vergani, che abbandona lo spettacolo per trasferirsi sull’isola, la storia della famiglia di Elisabetta Montaldo è intrecciata con la storia del luogo, un racconto dentro il racconto.
Attraverso i luoghi si narra la storia antica e recente di Procida: le dominazioni del passato, i saraceni con le loro incursioni, l’isola al centro del Mediterraneo, ma anche la cultura letteraria che qui trova terreno fertile.
Procida un luogo speciale, a poche miglia da Napoli ma fuori dai percorsi più battuti. Fu questo ad attirare gli intellettuali più raffinati.... Per quanto in seguito l'isola abbia perduto, come tutto il mondo, parte del suo fascino antico, gli intellettuali e gli artisti più curiosi continuano a prediligerla perché non ha mai avuto il carattere artefatto e compiacente che ha ormai snaturato tanti bei luoghi di mare.
Elisabetta Montaldo
La Corricella, Semmarenzio, Terra Murata, Pozzo Vecchio, l’isola intera descritti con lo sguardo di chi conosce profondamente i luoghi, con particolari che altrimenti passerebbero inosservati.
Da reggia a carcere. Guida a palazzo D’Avalos un altro testo edito da Nutrimenti racconta la storia del famoso carcere di Procida. Il Palazzo d’Avalos costruito nel 1594 è una dimora nobiliare fortificata. Diventa un carcere con Ferdinando II di Borbone nel 1831 e tale rimane fino al 1971.
L'antico impianto di Palazzo D'Avalos fu profondamente stravolto e la struttura interna venne modificata: furono finestrati i porticati del cortile coperto d'ingresso, vennero rimossi pavimenti, affreschi e stucchi, per realizzare le celle, le camere di isolamento, la cucina e gli ambienti comuni: i grandi saloni del piano terra vennero suddivisi in stanze più piccole, mediante la costruzione di tamponature, che andavano a tagliare trasversalmente gli archi a tutto sesto.
Questo libro racconta la storia del carcere, l’opera è realizzata dall’Associazione Palazzo d’Avalos, un’associazione di volontari che offre interessanti visite guidate. Un testo estremante interessante, non solo una guida, ma il racconto di un’epoca passata, che integra il racconto scritto con quello fotografico, oltre ai contributi, sempre fotografici, forniti dall’Istituto Luce che hanno permesso di ricostruire la vita carceraria in tutta la sua durezza.
Lonely Planet Napoli, Pompei e la Costiera Amalfitana la mia guida preferita, quella che dopo ogni viaggio non è in buone condizioni, ma racconta più di quello che si trova nelle sue pagine. La guida che, quando riposa nella libreria, evoca viaggi ed emozioni passate.
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