Libri sul Laos

Una selezione di libri sul Laos, che raccontano vari aspetti di questo Paese.

libri sul Laos

I giorni del riso e della pioggia di Tito Barbini

I giorni del riso e della pioggia dal delta del Mekong alle sorgenti del Tibet di Tito Barbini L’autore racconta un viaggio epico, spirituale, non solo fisico, lo si evince già dal titolo poetico, dal delta del Mekong alle sue sorgenti. Un percorso al contrario, dalla fine all’inizio. In questo viaggio, in solitaria, incontra luoghi, persone, ma è il fiume il filo conduttore di tutto il racconto.

Questo fiume è la dimostrazione che esistono posti che si impongono per la loro fisicità, ma poi dialogano con la nostra interiorità, in qualche modo si gonfiano della nostra interiorità.

Il Mekong che diventa metafora di un lento procedere, che lascia spazio alla riflessione, personale e filosofica; viaggio lungo il corso d’acqua più importante del Sud est asiatico ,ma anche viaggio dentro se stessi. Due temi che guidano ogni vero viaggiatore.

La lezione più grande che si impara viaggiando è quanto siano piccole, provvisorie e provinciali le cose che consideravo universali. Il mondo aiuta sempre a esplorare ciò che dentro di te è ancora terra incognita.

La giovane prigioniera. Diario di una vittima del Laos comunista di Souvannavong V.

La giovane prigioniera. Diario di una vittima del Laos comunista di Souvannavong V. La guerra del Vietnam, il genocidio di Pol Pot, sono fatti tristemente noti in Occidente. Quello che è avvenuto in Laos dal 1975 quando i Pathet Lao, i comunisti laotiani , prendono il potere è una storia poco o per nulla raccontata. Dopo la rivoluzione segue sempre la rieducazione degli elementi ostili al regime e, la rieducazione passa attraverso la violenza, la privazione della libertà e della dignità nei campi di prigionia. Le modalità sono sempre le stesse, in qualunque parte del mondo, perché è l’uomo ad essere sempre lo stesso. Questo libro autobiografico racconta la prigionia, durata 1139 giorni, in vari campi di rieducazione laotiani, della quindicenne Souvannavong. La sua colpa è quella di lavorare come volontaria al partito Unione nazione lao che, oppone alla via comunista, la via umanista basata su principi di libertà giustizia e solidarietà umana.

Non siamo stati noi a portarvi qui, la vostra presenza in questo posto è esclusivamente colpa vostra.

Durante i tre anni di prigionia la giovane conosce fame, paura, abusi e costanti lezioni di autocritica, in cui è costretta a raccontare o meglio inventare gli errori nei confronti del partito che ha commesso a partire dall’età di cinque anni. L’autrice spiega che, nelle sessioni di autocritica, si parla un linguaggio da lei definito lingua di legno, fatta di retorica, di parole vuote ripetute allo sfinimento.

L’11 novembre 1978, Souvannavong è considerata rieducata e rimessa in libertà, sotto stretto controllo della polizia, a Vientiane, la sua città natale. Trova la sua casa occupata da persone fedeli al partito, la sua famiglia fuggita a Parigi. Seppur con il dolore di lasciare il suo paese, sa che non può rimanere e decide di fuggire, come hanno fatto in migliaia prima di lei, in Thailandia attraversando a nuoto il Mekong che, a Vientiane, segna il confine tra le due nazioni.

Nessun popolo era meno preparato a questo destino di quello laotiano, così fortemente legato alle sue radici.. nulla avrebbe potuto costringere il popolo lao a fuggire dalle sue pianure, dalle sue montagne e dai suoi altipiani, se non la lotta armata per la presa del potere che ebbe per conseguenza l'avvento del comunismo.

Souvannavong fugge e raggiunge la sua famiglia in Francia, racconta la sua drammatica storia in questo libro e si pone una domanda che tutti dovremmo porci:

Quanti francesi della mia generazione hanno sentito palare del Laos? Quanti vogliono conoscere la verità su ciò che è stato commesso in nome di una presunta rivoluzione? Chi può valutare la rovina in cui si viene a trovare al giorno d'oggi questo bel paese?

Lem. Viaggio iniziatico di un piccolo Buddha di Laura Leonelli

Lem. Il viaggio iniziatico di un piccolo Buddha. Ediz. illustrata di Laura Leonelli un libro sul Laos unico nel suo genere. L’autrice racconta attraverso testo e splendide fotografie il percorso che porta Lem, un dodicenne laotiano a prendere i voti in un monastero di Luang Prabang. Lem vive nel nord del Paese e l’istruzione scolastica è troppo costosa per la sua famiglia, che sceglie il monastero, per sei lunghi anni, al fine di dargli un’educazione che gli permetterà un lavoro migliore rispetto alla coltivazione dei campi.

Unica occidentale e unica donna ad essere ammessa nella comunità monastica di Luang Prabang Laura Leonelli realizza uno reportage di grande fascino su una realtà quasi conosciuta in Occidente. 

Il racconto inizia con il rito del taglio dei capelli e delle sopracciglia, quindi la vestizione con una tunica bianca e il viaggio verso la meta finale il tempio Vat Xieng Thong. Qui la vita di Lem cambia drasticamente scandita dagli impegni quotidiani, oltre la scuola, come il tak bat e la partecipazione a cerimonie specifiche in particolari periodi dell’anno e studio del Buddhismo Theravada.

Prendo rifugio nel Buddha, prendo rifugio nel Dhamma, prendo rifugio nel Sangha.

Un Dragone apparente di Norman Lewis

Un dragone apparente. Viaggi in Cambogia, Laos e Vietnam di Norman Lewis Ho apprezzato Norman Lewis in Napoli ’44, l’autore raccontando di una Napoli devastata dalla guerra, ma capace di risollevarsi mette in luce le sue grandi qualità di reporter di viaggio. Il suo sguardo ironico, poco politically correct, ma di sicuro impatto si trova anche in questo testo. Il racconto di viaggio nella vecchia Indocina, nel 1949. il Sud est asiatico, sta vivendo grandissimi cambiamenti: il colonialismo è prossimo alla fine, la seconda guerra mondiale ha declinato nuovi equilibri geopolitici, che finiranno per avere un enorme impatto su questa aerea . L’Indocina, luogo di magia e mistero, simbolo di un Oriente distante e mitizzato dall’Occidente, sta sparendo sotto le pressioni economiche e politiche. Siamo ancora lontani dalle guerre che distruggeranno alcune di queste civiltà straordinarie (Vietnam, su tutte, ma anche Cambogia e Laos). Lewis viaggia come un vero esploratore alla ricerca di un Oriente non mitizzato, ma reale. Quanta invidia prova un viaggiatore leggendo i suoi racconti. Invidia perché l’autore ha potuto vivere un’ Asia di cui oggi è rimasto ben poco, distrutto sotto la pressione oppressiva della globalizzazione e della ricerca del modello di sviluppo occidentale. Eppure Lewis coglie già i segnali del futuro:

Al tempo del mio viaggio nel Sud-est asiatico, prima di scrivere questo libro, le antiche civiltà del Vietnam, della Cambogia e del Laos erano già cadute in rovina. La degenerazione era stata l'inevitabile conseguenza del contatto con l'Occidente e dell'invasione e della conseguente colonizzazione da parte dei francesi; eppure molto del fascino e della magnificenza del passato era sopravvissuto in questi paesi, protetto dallo loro posizione remota, dalle fitte foreste fluviali e dalle catene di monti che ne ricoprono quasi la meta della superficie.

Il viaggio, spesso aventuroso, con spostamenti lenti, pochi aerei; al loro posto tante barche di fortuna, passaggi offerti su piste pericolose, lunghe camminate non solo per le città, ma anche in una giungla quasi inesplorata.

Il Laos era considerato il paradiso in terra del sud-est asiatico.

La bellezza dei reportage di Lewis sta nella fatto che difficilmente descrive un luogo con dovizia di particolari, ma ne coglie l’essenza, l’atmosfera, l’aria che si respira. Nel capitolo dedicato a Luang Prabang, i templi passando in secondo piano, per lasciare spazio alle sensazione che la piccola cittadina, ancora oggi,riesce ad evocare.

In Asia di Tiziano Terzani

In Asia di Tiziano Terzani una raccolta degli scritti di Terzani inviati ai giornali italiani e al tedesco Der Spiegel nel corso della sua lunga carriera in Asia. Si tratta di argomenti politici e cronaca, con lo stile che lo ha reso famoso, non tanto un elenco di fatti quanto un punto di vista originale. Ogni racconto è impregnato dall’amore che l’autore ha per questa parte di mondo, un amore a volte ricambiato a volte deluso, soprattutto nelle sue speranze di cambiamento.

Nel capitolo dedicato al Laos, l’autore racconta il momento di transizione, nel 1974, dopo gli accordi di Parigi, in cui sembra regnare una calma apparente. Le varie coalizioni si presentano aperte al dialogo. Già l’anno successivo tutto questo sarà un ricordo.

Nonostante l'ottimismo ufficiale, però, molti osservatori stranieri, e anche laotiani, esprimono dubbi sulla possibilità di sopravvivenza di questa coalizione.

Un indovino mi disse di Tiziano Terzani

Un indovino mi disse di Tiziano Terzani Nel 1976 Terzani riceve un avvertimento da un indovino di Hong Kong, che gli suggerisce di non volare per un anno intero, il 1993, per evitare il rischio di morire. Terzani non dimentica questa profezia e giunto al fatidico anno rinuncia a prendere aerei. Così nasce questo libro. il racconto di una lungo periodo con un modo di viaggiare diverso, non più l’immediatezza del volo, ma i tempi lunghi, che obbligano alla riflessione, dei trasporti via mare e terra.

Il Laos fu psicologicamente una perfetta preparazione al mio decidere di non volare e di mettermi così, in qualche modo fuori dal tempo. Come paese, il Laos, istintivamente, ha per anni scelto di fare lo stesso... il Laos, nonostante le guerre, le invasioni e le pressioni dei suoi vicini, ha continuato nel suo antico, distaccato ritmo di vita. Il calendario anche lì dice che si è nel ventesimo secolo, ma la testa dei laotiani resta in un'epoca tutta loro e da cui non hanno alcune intenzione di uscire.

Laos di Claudio Bussino

Laos. L’antica Asia bagnata dalla Madre delle Acque di Claudio Bussino è una guida di viaggio, ma si legge come un racconto. Approfondita senza essere pedante, intervalla il diario di viaggio, su argomenti particolari, alla descrizione dei luoghi da visitare. A questo si aggiunge una parte introduttiva non banale per approfondire la conoscenza del paese.

Lonely Planet Laos

Lonely Planet Laos la mia guida preferita, quella che dopo ogni viaggio non è in buone condizioni, ma racconta più di quello che si trova nelle sue pagine. La guida che, quando riposa nella libreria, evoca viaggi ed emozioni passate.

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Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.

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