Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.
I miei articoli pubblicati su riviste e online.
Una selezione di libri sulla tecnologia.
Siamo cosi abituati ad usare la rete in ogni istante delle nostre vite: ogni giorni facciamo a Google infinite domande, ordiniamo pasti delivery, prenotiamo viaggi e acquistiamo ogni tipo di prodotto necessario o meno, ci facciamo guidare a casa o in giro per il mondo, condividiamo con una comunità, piccola o grande, la nostra quotidianità e le nostre esperienze. Per i nativi digitali, ovvero la generazione nata con internet, questa è la sola realtà conosciuta, per la generazione precedente sembra impossibile aver vissuto senza la rete.
Il web è una risorsa tecnologica immensa che ha drasticamente cambiato la percezione del mondo, ma la visione ottimistica iniziale di luogo di condivisione e di opportunità per migliorare le proprie vite ha lasciato il posto ad una realtà oscurata da enormi ombre di cui l’utente medio è raramente consapevole. Ogni giorno usufruiamo di servizi che ci vengono forniti gratis, dai social media agli account mail, tuttavia: “Se non stai pagando per un prodotto, il prodotto sei tu!” come è ben illustrato nel doc “The Social Dilemma” di Jeff Orlowski.
Il progresso tecnologico è rapidissimo e i governi non hanno avuto la capacità di adeguarsi con leggi altrettanto veloci per i tutelare i cittadini dall’utilizzo improprio dei loro dati personali, spesso volontariamente forniti in totale buonafede. I casi più eclatanti, come Cambridge Analitica, e le elezioni di Donald Trump hanno occupato intere pagine di cronaca, ma il problema è ben lontano dall’essere non tanto risolto, quanto affrontato con normative più stringenti.
Qui entra il gioco l’algoritmo ovvero una serie di regole matematiche che, in ambito social e non solo, mostrano all’utente determinati risultati e non altri; per tale motivo nessuna home di nessun social network sarà mai uguale a quella di un altro e, per lo stesso principio, le offerte commerciali sono mirate su i reali interessi dell’utente.
L'algoritmo mi diceva quale fosse la mia estetica: la stessa di tutti quelli che conoscevo. Le piattaforme, progettate per raccogliere e raccogliere una quantità infinita di dati, inducevano a uno scrollare infinito...
.... Scrollavo, scrollavo e scrollavo. Comunque fosse. Il tempo passava, inevitabilmente e senza lasciare traccia, in questa maniera.Anna Wiener
Quello che può sembrare apparente innocuo porta con sé conseguenze enormi: l’algoritmo non distingue tra verità e menzogna ma si limita a proporre contenuti in linea con gli interessi del pubblico, ed ecco fiorire ogni genere di teorie del complotto, solo per fare un esempio, che avranno sempre maggior diffusione.
... I miei movimenti nel mondo sono mediati e delimitati da corporation il cui reale interesse sta nel ridurre la vita degli esseri umani a dati, da ridurre poi a profitto. I "contenuti" di cui fruiamo, le persone con cui combiniamo appuntamenti galanti, le notizie che leggiamo-tutto questo è sempre più soggetto all'influenza di algoritmi invisibili, creati dalle suddette corporation, la cui complicità con i governi, tra l'altro, sembrerebbe una delle grandi narrazioni sommerse della nostra epoca.
Mark O'Connell
La Valle Oscura di Anna Wiener il racconto degli anni trascorsi nelle startup della Silicon Valley della giovane autrice, che si trasferisce a San Francisco e inizia a lavorare per un’azienda di analisi dei dati creata da giovani poco più che ventenni. Il testo è ironico, ma al contempo descrivere la realtà di San Francisco e delle società dei colossi tecnologici tra misoginia, solitudine e il dilemma etico dei Big Data.
Se qualcuno manifestava preoccupazioni circa le informazioni che i nostri clienti stavano raccogliendo, o i potenziali abusi del nostro prodotto, il responsabile delle soluzioni cercava di riportarci con i piedi per terra, ricordandoci che noi non eravamo procacciatori di dati..... Gli utenti forse non sapevano di essere tracciati, ma questa era una faccenda tra loro e le aziende nostre clienti. "Non dimenticate che stiamo dalla parte giusta" diceva il responsabile delle soluzioni sorridendo. "Siamo i buoni".....
"La posta elettronica è sicura quanto una cartolina non ti aspetti che il tuo postino la legga ma potrebbe".Anna Wiener
La realtà virtuale diventa l’unica possibile:
...La tecnologia stava erodendo le relazioni, la comunità, l'identità, i beni comuni.
… Le istituzioni religiose si stavano sgretolando, le grandi società esigevano una dedizione quasi spirituale, ci si sentiva sopraffatti dalle informazioni e i rapporti sociali erano stati demandati a Internet -tutti erano in cerca di qualcosa.Anna Wiener
Una società sempre più globalizzata dove l’efficienza raggiunge vette di stupidità a cui molti credono:
Internet rigurgitava di uomini animati da cieca ambizione, senza nessuna esperienza professionale, che si scambiavano insegnamenti basati su aneddoti e consigli sotto forma di elenchi puntati: "10 lezioni fondamentali sulle startup che non imparerai a scuola"; "10 cose che ogni imprenditore di successo sa"; "5 modi per rimanere umile"; "Perché il mercato vince sempre"; "Perché il cliente non ha mai ragione"; "Come affrontare il fallimento"; "Come fallire meglio"; "Come fallire con successo"; "Come disinnescare la tua rabbia"; "Come costruire strategie per aggirare le emozioni"; "Come eseguire un test A/B sui tuoi figli"; "18 banalità da appiccicare al computer"; "Acquisisci la tua sensibilità emotiva"; "Come amare qualcosa che non ti ama".
Anna Wiener
Steve Jobs non abita più qui di Michele Masneri racconta le luci e ombre della California e soprattutto di San Francisco.
Fino all'ottocento, un mortorio battuto dai venti: città inospitale insensata, popolata solo dei francescani missionari. Poi si scopre l'oro, e nel 1848 arrivano avventurieri da ogni dove, più le migliaia di prostitute e da cui discendono i sanfranciscani attuali....
.... Città-santuario di talenti, entusiasmo, fuffa, gambling, soldi facili, geni veri, cialtroni. Città degli hippies negli anni Sessanta e poi dai Settanta di una criminalità viziosa con killer ferocissimi.… Ad un certo punto la città viene invasa e contaminata dalla Silicon Valley, una Brianza californiana, e ne nasce un altro mistone ineguagliato: un culto del diverso, dello strano del weird, e l'idea che tutto sia smontabile, migliorabile, sperimentabile, dal sesso a tre o quattro ai nuovi ritrovati tecnici dei computer quantistici, alle droghe per sballare o lavorare meglio.Michele Masneri
Così a San Francisco convivono i miliardari delle startup e i gli homeless sempre in aumento.
... Gli homeless, nelle loro tende IKEA. Sono generalmente più giovani di quelli europei, alcuni anche molto belli. Dallo sguardo si capisce che è soprattutto una deriva da sostanze: arrivano da ogni dove fino in California, e qui si fermano. Rotolano da un quartiere all'altro, finché le ruspe dei nuovi palazzi non li sloggiano. Ogni tanto ondate di indignazione, e qualche magnate mette mano al portafogli per organizzare i soccorsi, ma loro non si fanno aiutare.
Michele Masneri
I Google Bus attraversano la città e la collegano alla Silicon Valley.
I Google Bus sono diventati sinonimo di tutti gli autobus privati delle aziende tecnologiche e in generale della schifezza morale della Silicon Valley. La relazione con San Francisco è complicatissima: in città li detestano e ogni tanto qualche mobilitazione li blocca, come inquinatori e capitalisti.... Hanno due piani, e scritte come "aria condizionata" e "comfort" che dissimulano il prezioso carico di cervelloni pagati a peso d'oro, che pure dilapidano molto capitale intellettuale nei lunghissimi tempi di commuting, (che sfruttano però lavorando tramite banda larghissima bordo). In molti poi, scelgono il quartiere dove vivere a seconda del passaggio del Google Bus (che infatti contribuisce a far salire i prezzi immobiliari...
Michele Masneri
Ancora, la prestigiosa Università di Stanford e la sua nascita, la scena gay di SF, le grandi aziende da Uber a Google.
Un giorno ho chiesto a un amico che vantava di essersi fatto fare "il miglior massaggio della vita" dove lo avesse trovato ."Google" mi ha risposto. Sì ho detto, ma dove? E dopo un po' di ulteriore equivoco: "Non su Google a Google".
Michele Masneri
Essere macchina di Mark O’Connell un viaggio per comprendere il Transumanesimo il movimento culturale che sostiene le scoperte tecnologiche e scientifiche per aumentare le capacità cognitive e fisiche dell’essere umano la fine di sconfiggere l’invecchiamento, la malattia ed infine la morte, attraverso una trasformazione post umana. Quello che può sembrare un racconto di fantascienza sta già accadendo:
... quasi tutti volevano che i loro corpi, dopo la morte, venissero conservati nell'azoto liquido fino al giorno in cui con le tecnologie adeguate non fosse stato possibile scongelarli e rianimarli o, in alternativa, rimuovere il chilo e mezzo di poltiglia neurale all'interno del loro cranio, scansionare le informazioni lì depositate, trasformarli in codice e caricarli in qualche nuovo tipo di corpo meccanico, esente da invecchiamento o morte e da qualsiasi altro deficit umano.
Mark O'Connell
Se per i transumanisti questo progresso tecnologico è il sogno di un futuro senza dolore per l’uomo, non significa che sia esente da rischi di cui nessuno può predire la portata, soprattutto quando si tratta di Intelligenza Artificiale.
L'intelligenza artificiale pur presentandosi come l'evento più grandioso della storia può anche essere l'ultimo, a meno che non si riesca a evitarne i rischi .
Stephen Hawking
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