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Shakespeare and Company e la sua storia sono il motivo per cui ho visitato Parigi; non che voglia sminuire la città che merita una visita per moltissime ragioni, ma essendoci già stata il mio obiettivo era trascorrere più tempo possibile da Shakespeare and Company. Ci sono stata tutti i giorni, ho respirato l’atmosfera unica che la permea, ho comprato tanti libri, e ho letto frammenti dei libri usati che sono disponibili nella biblioteca.
Shakespeare and Company è la storia di un sogno, un bellissimo sogno di una giovane donna: una storia iniziata negli anni Venti del Novecento, il cui mito sopravvive ancora, anzi si alimenta di giorno in giorno.
La sua storia è narrata nel libro autobiografico Shakespeare and Company di Sylvia Beach

Il sogno di Sylvia Beach

Sylvia Beach desidera di aprire una libreria francese a New York, durante gli anni del proibizionismo. Il progetto sfuma per i costi eccessivi, quindi si trasferisce a Parigi con il progetto di aprire una libreria americana.
La libreria francese in America s'era trasformata sotto i miei occhi in una libreria americana a Parigi.
Sylvia Beach
Il momento è perfetto. Gli anni che vanno dalla fine della prima guerra mondiale alla crisi del 1929 sono anni d’oro per la Parigi degli scrittori, in particolare quelli americani. La storia della giovane libraria americana inizia nel Quartiere Latino, il quartiere della Sorbona, degli studenti, degli scrittori, degli artisti qui vivono tutti i grandi.
Sylvia Beach appena arrivata a Parigi, conosce la libraia Adrienne Monnier, a cui deve parte della sua fortuna, la aiuterà con l’apertura della libreria. Sylvia spedisce un telegramma a casa:
Apro libreria a Parigi. Prego spedire soldi.
Sylvia Beach
Il 19 novembre 1919 al numero 8 di rue Dupuytren apre Shakespeare and Company, con una formula interessante: ci si abbona alla biblioteca e si possono prendere in prestito i volumi. La notizia di una libreria americana a Parigi si diffonde rapidamente e i clienti aumentano.
Shakespeare and Company e la lost generation
Il successo è immediato: la liberia diventa un luogo di incontro per gli scrittori e gli artisti americani a Parigi:il poeta Ezra Pound è uno dei primi clienti. Poi la scrittrice Getrude Stein, alla quale si attribuisce molto del fermento culturale dell’epoca, il suo appartamento al 27 di rue des Fleures è un vero e proprio circolo culturale a cui si viene ammessi solo su invito, frequentato da Picasso, che le dedica il celeberrimo Ritratto di Getrude Stein, Hemingway, Joyce, Fitzgerald con la moglie Zelda, Pound.

Proprio a Getrude Stein si deve la definizione lost generation che descrive un’intera generazione quella dei giovani che hanno vissuto e combattuto la prima guerra mondiale come raccontato in Festa mobile
Ecco cosa siete, voialtri, tutti voi giovani che avete fatto la guerra. Siete una generazione perduta.. Non avete rispetto per niente e per nessuno. Vi rovinate la salute a furia di bere.
Ernest Hemingway
Ernest Hemingway
Un cliente a cui volevano bene e che non ci dava nessun fastidio era il giovanotto che si sarebbe potuto vedere quasi tutte le mattine seduto in un angolo di Shakespeare and Company a leggere le riviste o qualche altro libro Ernest Hemingway.... Hemingway aveva una cultura notevole - conosceva molti Paesi e parecchie lingue- e se l'era fatta di prima mano, non all'università. Nonostante certi tratti infantili del suo carattere mi sembrò molto più maturo di tutti i giovani scrittori di mia conoscenza, straordinariamente giudizioso e sicuro di sé. A Parigi lavorava come corrispondente dello Star di Toronto; e, benché non me lo dicesse sono sicura che stava già provando la mano come scrittore.
Sylvia Beach, Shakespeare and Company
Hemingway vive a Parigi tra il 1921 e 1926 anni poveri e felici che racconta in Festa mobile .
Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile.
Ernest Hemingway
La sua casa in 74 rue Cardinale Lemoine nel quartiere latino.

Shakespeare and Company raccontata da Hemingway
Shakespeare and Company che era la biblioteca e libreria di Sylvia Beach al 12 di rue de l'Odeon. In quella strada fredda e spazzata dal vento, era un posto caldo, allegro, con una grossa stufa durante l'inverno, tavoli e scaffali di libri, libri nuovi in vetrina, e sulle pareti le fotografie degli scrittori famosi, morti e viventi.... Delle persone che ho conosciuto , nessuna è mai stata tanto gentile con me. Ero molto intimidito la prima volta che entrai nella libreria senza avere con me il denaro sufficiente per iscrivermi alla biblioteca circolante. Mi disse che avrei potuto versare il deposito quando avessi avuto i soldi e mi consegnò una tessera e disse che potevo prendere tutti i libri che volevo.
Ernest Hemingway, Festa mobile
L'incontro con James Joyce e la pubblicazione de Ulisse
Sylvia nutre una grande ammirazione per James Joyce e grande è la sua gioia nell’incontralo.
Ebbi sempre coscienza di essere di fronte a un genio, eppure non conoscevo nessuno con cui fosse tanto facile parlare.
Sylvia Beach
Joyce le racconta i suoi problemi con il romanzo a cui sta lavorando Ulysses, la paura di non trovare un editore oltre ai problemi economici e familiari.
Non concederebbe a Shakespeare and Company l'onore di pubblicare il suo Ulysses?
Sylvia Beach
Comincia così la più grande avventura di Shakespeare and Company: la Beach si trasforma da libraia a editrice di una delle opere più importanti del ventesimo secolo. Tutto ciò porta alla libreria e alla sua proprietaria una notevole fama, ma nessun introito economico, anzi molti debiti per riuscire a pubblicare la mastodontica opera.
12 rue de l'Odeon
Inoltre la libreria di trasferisce in quella che diventa al sua sede storica il 12 rue de l’Odeon.

Molti scrittori chiedono di essere pubblicati da Shakespeare and Company, ma la Beach li rifiuta tutti compreso HD Lawrence con L’amante di Lady Chatterly e Henri Miller con Il Tropico del cancro.
Gli anni difficili e la fine di Shakespeare and Company
Ormai la libreria era famosa. Era sempre piena di clienti vecchi e nuovi, giornali e riviste ne scrivevano sempre più spesso, e persino i torpedoni di turisti dell'American Express si fermavano un paio di secondi davanti al n. 12 di rue de l'Odeon. Con tutto questo Shakespeare and Company cominciava a risentire della depressione; gli incassi che erano già calati, con la partenza dei miei compatrioti, si facevano sempre più scarsi.
Sylvia Beach
Durante la seconda guerra mondiale Parigi è occupata dai nazisti; Sylvia resiste, tra le molte difficoltà, e la libreria rimane aperta, fino all’ingresso nel conflitto degli Stati Uniti, per cui lei diviene automaticamente nemica in quanto americana. Shakespeare and Company chiude e la proprietaria sconta sei mesi di detenzione in un campo di concentramento. La libreria non riaprirà mai più. Sylvia Beach muore nel 1962.
Non finisce qui...
Il 14 agosto 1951 un altro americano, George Whitman apre a Parigi al 37 di rue de la Boucherie la sua libreria Le Mistral, affacciata sulla Senna, nel Quartiere Latino di fronte a Notre Dame. Le Mistral nel corso degli anni ha successo e attira molti scrittori celebri.

Ma nell’aprile 1967 Whitman cambia il nome alla libreria, in onore di Sylvia Beach, Shakespeare and Company rinasce. Whitman fa anche di più, chiama sua figlia Sylvia Beach Whitman.
Se Shakespeare and Company è tutt’oggi è una delle librerie più belle non solo di Parigi, ma del mondo, lo si deve alla scelta coraggiosa di Whitman che l’ha gestita fino al 2011, anno della sua morte, a 98 anni. Oggi è Sylvia Beach Whitman a portare avanti un’eredità così importante. Lo fa benissimo. La libreria è un luogo mitico, sempre affollata, amichevole e aperta, al piano terra si trovano tutte le pubblicazioni contemporanee e al piano superiore si entra in una splendida biblioteca, in cui sono esposte foto d’epoca e tantissimi scaffali colmi di libri antichi fino al soffitto. Tutti questi libri si possono leggere comodamente seduti nelle molte poltroncine distribuite nella libreria. Spesso occupate dall’altra abitante della libreria la gatta Aggie.

Ci sono anche dei letti per i fortunatissimi che, su invito della proprietaria, possono passare la notte da Shakespeare and Company. Molti sono ragazzi, che vengono da tutto il mondo, ed in cambio del loro lavoro nella libreria possono rimanere a dormire al primo piano.

Shakespeare and Company non ha perso il suo carattere di libreria indipendente, anzi ci tiene a sottolinearlo ci sono sempre reading con gli scrittori, incontri ed iniziative.

Uno specchio/bacheca in cui lasciare i propri messaggi..

Per maggior informazioni https://shakespeareandcompany.com

Shakespeare and Company è una meta imperdibile per ogni lettore, a Parigi; conoscere la sua storia, chi l’ha frequentata, gli scrittori che hanno trascorso lunghe giornate di lettura e conversazioni tra quelle mura. Per me è stata una grande gioia sedermi in una delle tante poltroncine di velluto con un libro in mano e contemplare tutta quella bellezza, come davanti ad un quadro che non ti stanchi mai di ammirare. Mi ha dato grande speranza vedere tanti ragazzi in libreria, anche solo per farci un giro, così come trovo bellissimo che molti giovani, provenienti da tutto il mondo, lavorino da Shakespeare and Company per poter dormire qualche notte tra i libri. Forse non tutto è perduto. Forse chi ama i libri e ne trae un beneficio esistenziale non cambierà il mondo, ma la sua vita di sicuro.
Consigli di lettura
Shakespeare and Company di Sylvia Beach questa è la storia della libreria più bella di Parigi narrata in prima persona dalla sua fondatrice Sylvia Beach. Una meravigliosa avventura ricca di racconti sulla lost generation e i suoi grandi protagonisti.
Festa mobile di Ernest Hemingway Non è un testo classificabile come romanzo o semplice libro di memorie, ma quello che lo rende straordinario è il racconto di un’epoca unica per Parigi e gli scrittori americani. Festa mobile racconta gli slanci della giovinezza, i suoi eccessi e la nostalgia atroce di averla perduta.Ci sono tutti gli scrittori Scott Fitzgerald, Ezra Pound, Getrude Stein, Sylvia Beach.
Shakespeare and Company, Paris: A History of the Rag & Bone Shop of the Heart ho acquistato questo testo, in inglese, a Parigi, ma una volta a casa ho scoperto che si può trovare anche su Amazon. Racconta la storia di Shakespeare and Company dalla sua nascita con la Beach alla sua rinascita con Whitman. Molto bella la parte fotografica.
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