
Tiziano Terzani
“Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma”.
Bruce Chatwin
Libro del mese
Un classico della letteratura di viaggio: Canetti giunge a Marrakech nel 1954 e vagando per la città, non solo la esplora, ma ne coglie l'anima immortale e vecchia di secoli avvolti dalla sabbia del deserto e dalla mura rosse che la proteggono sia dall'esterno che dall'interno. In ogni racconto, un angolo di città e un pezzo dell'umanità variegata che la abita. Seppur un libro datato, offre ancora oggi, visioni attuali della città. Piazza Jema el Fna non è cambiata per niente, ogni sera va in scena lo stesso rituale, la cui memoria si perde nel tempo. Ancora, il profumo di pane venduto per strada è lo stesso che anche oggi inebria la città di primo mattino. Il capitolo dedicato ai souq è la descrizione precisa del souq che si incontra ai nostri giorni a Marrakech, compresa l'estenuante contrattazione. La Mellah, il quartiere ebraico, con il suo cimitero e la sinagoga, oggi trasformati in musei dato che la comunità ebraica, è quasi del tutto scomparsa dalla città. Il suo stile è asciutto, pulito, ma estremamente arguto, le sue sensazioni e le sue opinioni emergono senza bisogni di giudizi. Questo rende il libro un vero reportage di viaggio.
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