- Tempo di lettura 3 minuti
Il Museo delle mine antiuomo di Siem Reap è una visita imprescindibile in Cambogia.

Le mine antiuomo in Cambogia
La Cambogia ha avuto uno storia tormentata. Da paese neutrale si è trovata nel mezzo della guerra del Vietnam. Il re Sihanouk, ha sempre governato con una certa lungimiranza. Permettendo, in segreto, il passaggio di truppe vietcong del nord verso Saigon, così come ha assecondato gli Usa con i bombardamenti. Nel 1970 però prende il potere, con un colpo sostenuto dalla CIA, il generale Lol Nol. La situazione cambia radicalmente la Cambogia diviene filoamericana, si intensificano i bombardamenti con i B-52, la popolazione è ridotta allo stremo e rivolge le sue speranze ai Khmer rossi; i contadini diventano soldati di Pol Pot per liberare il Paese. Gli americani abbandonano la Cambogia al suo destino del 1973.
Questa lunga storia di guerra civile, lascia una pesantissima eredità al Paese, con cui fa i conti tuttora: le mine antiuomo. La forma più brutale e atroce di arma. Alle mine non importa che la guerra sia cessata, continuano a funzionare, rimangono nel terreno, inesplose, pronte a distruggere vite, se non a uccidere a mutilare. Più di quarantamila cambogiani hanno perso gli arti per questi ordigni.
Le mine vengono utilizzate a partire dagli anni Settanta fino agli anni Novanta. Ancora oggi non si conosce il numero delle mine inesplose, ma qualsiasi guida consiglia di non avventurarsi per sentieri non battuti. Lo stesso vale per i templi più distanti di Angkor, il pericolo è reale.
Le vittime più colpite sono i contadini e i bambini che spesso le scambiano per qualcosa con cui giocare.
Il Museo

In questo museo sono raccolti moltissimi tipi di ordigni, dalle mine antiuomo, ne esistono infinti tipi sia per uccidere, che per mutilare. Ma oltre a questo la volontà è pedagogica, si vuole insegnare al visitatore l’impatto di una simile atrocità sulla società rurale cambogiana.

Aki Ra

Aki Ra è un grande uomo, con una storia tragica alle spalle. Nato nel 1970, preso all’età di cinque anni dai Khmer Rouge, non rivedrà mai più la sua famiglia. Viene addestrato ad essere una macchina per uccidere e a piazzare mine. La sua vita cambia negli anni Novanta quando decide di diventare sminatore nella zona di Angkor, molto vicino a dove si trova il museo. Una volta iniziato il lavoro di bonifica comprende che questa è la sua strada nella vita, diviene uno dei fondatori del museo. Smina così tanti campi infestati dagli ordigni, a mani nude, da attirare l’attenzione dell’Occidente che gli dedica documentari e premi per la sua attività umanitaria.
Aki Ra è anche il fondatore del Cambodian Self- Help Deming l’ONG che ha l’obiettivo di sminare l’intero paese.
Un aiuto concreto ad un grande progetto

Il museo delle mine antiuomo, è un luogo imperdibile in Cambogia, prima di tutto per conoscere la storia drammatica delle mine e le loro atroci conseguenze, ma anche perché con il costo irrisorio del biglietto (5 dollari) si finanziano le attività di aiuto e sostegno alle vittime. Si possono poi fare acquisti o donazioni sostenendo così il Rural School Village Program. Il cui obiettivo è favorire la scolarizzazione nei villaggi rurali, che molto spesso non hanno accesso alle scuole pubbliche.
E’ stata creata anche una fattoria in cui si coltiva in modo sostenibile con l’obiettivo di poter insegnare queste nuove tecniche agli agricoltori locali.
Una scuola di questa ONG è molto vicina al museo. Qui si si possono sentire i bambini, spesso vittime delle mine e orfani, che giocano e frequentano la scuola. Sottolineo sentire, ma non vedere né incontrare perché essendo un’associazione molto seria i bambini non vengono mostrati, come spesso accade in tanti orfanotrofi della Cambogia, per ottenere maggiori donazioni. Questa politica mostra la validità del progetto. Anche comprare un vasetto di pepe o di curry può migliorare la vita di queste persone ed è un gesto che ad un occidentale non costa niente. Un aiuto concreto fatto sul posto senza che il denaro passi nelle mani di vari intermediari. Ovviamente sono ben accette anche donazioni più consistenti.
www.cambodialandminemuseum.org
La guerra segreta in Laos
Il vicino Laos ha una storia tristemente simile alla Cambogia per quanto riguarda gli ordigni inesplosi.
Consigli di lettura
Disclaimer
All’interno del post trovate i link Amazon per l’acquisto dei libri. Se cliccate sul link ed acquistate il libro, io ricevo una piccola percentuale sulla vendita, ma voi non avrete nessun costo aggiuntivo.
Acquistando da questi link contribuirete a supportare il mio blog, permettendomi di ampliare i contenuti di cui godete gratuitamente.
Grazie!
Ti potrebbe interessare
Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.
I miei articoli pubblicati su riviste e online.
©PAOLAVIGNATI 2019 - 2023 E' VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI IMMAGINI TESTI E CONTENUTI SENZA AUTORIZZAZIONE