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Lisbona la capitale più a ovest d’Europa, il fiume Tago, che sfocia nell’oceano Atlantico, le dona un’atmosfera da finis terrae.
Questa posizione dà la sensazione di un'imminente partenza, di speranza e ritorno desiderato
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi

Un salto nel passato
Lisbona la città sospesa
Durante la seconda guerra mondiale il Portogallo scelse la neutralità.
Questa scelta ha salvato la vita a centinaia di migliaia di ebrei in fuga dall’Europa nazista.
Lisbona negli anni Quaranta ospita un numero imprecisato di profughi, la maggior parte ebrei, hanno perso tutto e lottano per la vita, altri invece sono ancora i ricchi uomini d’affari di prima della guerra. Lisbona li accoglie tutti ricchi e poveri, disperati e borghesi. Non mancano cibo, alloggi, ma anche divertimenti e uno scampolo vita senza la guerra.
Tutti in attesa della partenza per l’America.
La via di Lisbona. In fuga dal nazismo nella città sospesa di Ronald Weber
I sette colli e i miradouri
Si estende su sette colli-altrettanti punti di osservazione dai quali si possono godere i panorami più splendidi- il vasto, irregolare e multicolore insieme di edifici che forma Lisbona.
Fernando Pessoa, Lisbona quello che il turista deve sapere
I miradouri, ovvero i punti panoramici da cui osservare la distesa di tetti rossi di Lisbona, in città sono moltissimi: da Nostra Senhora do Monte,il più alto della città, da Graça, de Santa Caterina e de Santa Luzia.

I Tram di Lisbona

Nella via compare il giallo dei tram, detti eletricos, il cliché più logoro di Lisbona. Rumorosi e stridenti furono introdotti in una città più bisognosa di razionalizzare il proprio traffico a inizio Novecento; la loro sagoma, oltre che nella realtà stradale, ricorre su magliette, guide di qualsiasi tipo, pubblicità, ceramiche decorative, dipinti degli artisti di strada, portaoggetti, portachiavi. Insomma, questi mezzi che si affannano su per le salite sono il simbolo più comune della città. Se un'immagine accompagna la parola Lisbona ci sono molte probabilità che sia un tram.
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi
Il turismo di massa e le sue immagini semplificate, di sicuro i tram sono affascinanti, quello che è successo al tram 28, il più famoso di tutti perché attraversa i quartieri più iconici della città, è il risultato di quel tipo di turismo: code chilometriche alle fermate e un affollamento impressionante a bordo, tanto da essere diventato terreno fertile per i borseggiatori. Chissà quale panorama si potrà mai vedere in quelle condizioni. Purtroppo la malattia del “io ci sono stato, io l’ho fatto” è molto virale, poco importa se poi non si capisce nulla di quello che si osserva.
Detto questo prendere un tram a Lisbona, non per forza il 28 è un’esperienza piacevole, che regala scorci romantici della città, meglio farlo quando la si conosce già un po’.
Inoltre questi simboli della città donano immagini di grande fascino che raccontano l’atmosfera di Lisbona; in una parola, impossibile non fotografarli.

Ascensor Bica e Glória e Santa Justa
Con ascensor si intendono sia le funicolari che gli ascensori veri e propri.
L’Ascensor da Glória è la seconda funicolare più antica della città, nata nel 1885.

L’Ascensor da Bica in funzione dal 1892 tra case colorate e scorci sul Tago.

L'Elevador de Santa Justa è un vero e proprio ascensore rinchiuso in una torre di ferro... L'ascensore è stato inaugurato nel 1902, è opera di un ingegnere franco-portoghese, Raul Mesner du Ponsard; in meno di un minuto porta alla frequentatissima terrazza panoramica.
Maria Teresa Bonafede, Lisbona oggi

La Calçada portuguesa
La calçada portuguesa a Lisbona ammaglia i visitatori: pavimenti in mosaico con trame elaborate decorano marciapiedi e piazze trasformando la città in una gigantesca opera d’arte. Sono formati da milioni di pietre magistralmente tagliate a mano.
Per un metro quadrato ci vogliono fino a quattrocento pezzi di pietra. I mosaici decorano le piazze e non solo, sono spesso usati come insegna delle attività storiche della città.

Lisbona ha dedicato un monumento ai calceteiros, i posatori che ogni giorno riparano queste opere d’arte preservando le tradizioni e la tecnica.

L’usanza inizia nel 1840 con due tra le piazze più importanti di Lisbona:
Il Rossio
Nella Piazza del Rossio l’andamento ondulante del decoro richiama il mare e la grande importanza che ha avuto per il Portogallo. Lo stesso motivo di decorazione si trova lungo la passeggiata di Copacabana a Rio de Janeiro, il Brasile era una colonia portoghese.

Praça D. Pedro IV, particolarmente nota come Rossio. Si tratta di un vasto spazio quadrangolare bordato su tutti i lati, eccettuato quello nord, da edifici di stile Pombal; transitandovi quasi tutte le linee di trasporto, è il vero centro di Lisbona. Nel mezzo della piazza sorge la stata di Don Pedro IV che data al 1870.
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Praça do Império
Salazar volle dare alla proprio ideologia anche un risvolto architettonico e il volto del paesaggio urbano subì un ulteriore cambiamento: a Belém, nella Lisbona occidentale, fu edificato la Praça do Império. per la grande "Exposiçâo do Mundo Purtuguês" del 1940
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi

Gli Azulejos

Gli azuleios sono uno dei simboli della città: provenienti dalla cultura artistica araba, queste mattonelle di ceramica si sono impossessate dell'aria lisbonese diventando complici della sua storia.
Maria Teresa Bonafede, Lisbona oggi
Dal XVI secolo in poi a Lisbona queste piastrelle le tradizionali bianche e blu in ceramica smaltata e, successivamente, quelle più colorate, a Lisbona sono ovunque nelle chiese, come insegne dei negozi, sulle facciate delle case .

Museo Nacional do Azulejo

Il Museo Nacional do Azulejo un tempo era un convento, oggi racconta cinquecento anni di storia di queste piastrelle.
Alfama
I sette colli di Lisbona mettono a dura prova chi la visita, camminare in questo saliscendi è molto faticoso sebbene entusiasmante. Soprattutto ad Alfama.

L'espressione massima della dominazione araba coincise con l'edificazione dell'Alfama, sul pendio sotto al castello rivolto a mezzogiorno, uno dei quartieri più pittoreschi di Lisbona , che mantiene tutt'oggi la struttura della "casbah", anche se nessuna delle costruzioni odierne risale all'epoca della fondazione. i Mori introdussero nuove tecniche di irrigazione, Alfama significa appunto "la fonte".
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi
Largo Portas do Sol

Largo Portas do Sol è l’ingresso principale all’Alfama con vedute da cartolina sulla città .

Cattedrale da Sè

La cattedrale (la Sé contrazione di "Sede vescovile") simbolo della città: fu eretta proprio qui, in alto sulla collina, nei primi anni del XII secolo e fu risparmiata dal terremoto del 1755. Un baluardo costruito come metafora della Reconquista cristiana al limitare del quartiere arabo di Alfama.
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi
Castelo de São Jorge

Fortezza di tante e tanto remote lotte fin dai tempi dei Romani, Visigoti e Mori, oggi sembra piuttosto un parco.... Il belvedere fa dimenticare il castello. Non sembra neppure che su quella porta morì Martim Moniz. E' sempre così si sacrifica un uomo per il giardino degli altri.
José Saramago, Viaggio in Portogallo

Mosteiro dos Jerónimos

Il Mosteiro dos Jerónimos, un capolavoro... E', infatti il monumento più notevole che la capitale ospiti. La sua costruzione fu iniziata nel 1502 da Re Manuel I, e il suo architetto fu Boytac..
Fernando Pessoa, Lisbona quello che il turista deve sapere
Il Monastero è patrimonio Unesco dal 1983, è la rappresentazione più elevata dello stile manuelino , ovvero il tardo gotico portoghese elevato a stile nazionale.
Al suo interno si trova la tomba di Vasco da Gama. Il monastero è stata creato proprio per celebrare la scoperta della rotta per le Indie ad opera del portoghese.
Il fulcro di tanta bellezza è sicuramente il Chiostro in pietra dorata con decorazioni ispirate alla natura.

Il Monastero è stato abitato per quattro secoli dai monaci dell’ordine di San Girolamo, il cui compito era confortare marinai e pregare per l’anima del re.
Splendido il refettorio decorato con azulejos che raffigurano il miracolo sella moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Infine il portale meridionale.

UNA PAUSA GOLOSA con un po' di storia
Pastéis de Belém

I pasticcini più buoni di lisbona
Dal 1837 Pastéis de Belém produce gli originali e famosissimi pasticcini di Lisbona: nidi di pasta sfoglia ripieni di crema cotti in forno a duecento gradi. La ricetta è segretissima, nota solo a tre persone. La pasticceria è vicina al Mosteiro dos Jerónimos.
la leggenda
Nel XIX secolo l'ondata liberale portò alla chiusura di molti luoghi di culto in Portogallo. Lo stesso accade al Monastero, così i monaci per sopravvivere iniziarono a produrre deliziosi pasticcini che vendevano ad una pasticceria vicina, con il tempo tramandarono anche la ricetta segreta.
Mãe d'Água
Mãe d'Água: l'edificio, un deposito di acqua della capacità di 5500 metri cubi, è per il visitatore un interessante esempio di archeologia industriale: da qui ha inizio il sistema di conduzione inaugurato a metà Settecento che si estende quasi interamente sottoterra (per una rete di circa 60 km).
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi

... mentre la parte nota dell'acquedotto, visibile quasi da ogni lato di Lisbona e simbolo della città è quella che attraversa la valla di Alčantara ... le arcate nel punto centrale raggiungono i sessanta metri di altezza.
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi

Pink Street

La Pink Street di Lisbona, Rua Nova Do Carvalho si trova in quella che oggi è la zona della vita notturna, ma che in passato è stato il quartiere a luci rosse della città, vista la vicinanza al fiume Tago e l’abbondanza di marinai.
Consigli di lettura
Lisbona quello che il turista deve vedere di Fernando Pessoa una piccola guida scritta in inglese, nel 1925 da Pessoa, straordinario poeta portoghese, considerato uno dei più importanti del XX secolo al pari di Pablo Neruda. La città è cambiata da allora, ma non lo sono vie, piazze, monumenti, parchi e i setti colli su cui sorge Lisbona.
A Lisbona con Antonio Tabucchi di Lorenzo Pini il libro gioca sull’essere a metà tra una guida di Lisbona e una guida letteraria di Lisbona con gli scritti di Tabucchi.Viaggio in Portogallo di Josè Saramago il Premio Nobel per la letteratura José Saramago racconta il suo paese non mancano molteplici spunti di viaggio e riflessioni personali sul senso di viaggiare.
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