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L’ Unitè d’Habitation di Le Corbusier a Marsiglia, nota anche come Citè Radieuse vale il viaggio. Non è necessario essere appassionati di architettura per visitarla. Il suo fascino, la genialità del suo creatore lascia stupiti, ancora oggi a quasi settant’anni dalla sua creazione. Al civico 280 di boulevard Michelot si trova la Citè Radieuse, così la immaginò e realizzò il visionario architetto svizzero Le Corbusier. L’ Unitè d’Habitation di Le Corbusier è il terzo luogo più visitato di Marsiglia e Patrimonio Unesco dal 2016.
Un parallelepipedo rettangolare in brut bèton cemento armato grezzo: 137 metri di lunghezza, 24 di larghezza per un totale di diciotto piani. Un nuovo modo di abitare. Siamo nella Francia del dopoguerra, le abitazioni sono state distrutte dai bombardamenti, la necessità di alloggi è pressante. L’idea di Le Corbusier risponde prima di tutto a questo bisogno. Ma va molto oltre; vuole creare un complesso abitativo che sia una città ideale, una comunità che si espande in verticale. Al suo interno sono disponibili tutti i servizi: scuola dell’infanzia e primaria, negozi, alimentari, parrucchiere, medico, palestra, lavanderia, percorso running sul tetto, una piccola piscina riservata ai bambini. Oltre a 335 appartamenti.

La Maison des fadas
L’ Unitè d’Habitation è stata costruita tra il 1947 e il 1952. Quando viene inaugurata i marsigliesi la definiscono la maison des fadas, la casa dei pazzi. Troppo innovativa, troppo futuristica, troppo cemento armato, troppa altezza. Tutti questi fattori creano incomprensione verso il grandioso progetto. I dipendenti pubblici, ad esempio, a cui vengono assegnati gli appartamenti, che sono destinati alla classe media, non sono entusiasti di vivere nel complesso.
Da qui l’altro soprannome dispregiativo cube de beton, ma Le Cobursier cerca volontariamente l’esaltazione del bèton, ma essendo troppo in anticipo sul suo tempo, non viene capito, come sempre accade agli innovatori.
Tre sono i fattori che Le Corbusier realizza nel suo progetto: verticalità, giardino e città, una forma di architettura sperimentale per l’epoca. I materiali sono innovativi: l’uso del cemento armato grezzo, dell’alluminio ed addirittura dei doppi vetri, con il duplice risultato dell’insonorizzazione e della protezione dal Mistral che a Marsiglia soffia molti giorni all’anno. Tutto intorno un grande e verde giardino con prati e alberi.
Le Facciate
La Citè Radieuse si chiama così anche per l’uso sapiente della luce: il complesso è esposto a est e a ovest, favorendo cosi una luce naturale all’interno degli appartamenti e una corretta areazione con una circolazione verticale e orizzontale.
Le facciate esterne presentano vari colori, ogni appartamento ha un colore diverso per i tendaggi e le pareti, invece gli spazi comuni che contengono i servizi come l’ascensore sono in nudo cemento.


Il complesso poggia su imponenti pilastri, i pilotis, che lo separano dal suolo, reggendo l’intero corpo di fabbrica, eliminando così il problema degli appartamenti al piano terra, usualmente poco luminosi e umidi.

L'ingresso
L’ingresso è solenne, con chiara ispirazione ai grattacieli della città di New York, rendendo maestosa e importante la hall, si ottiene ampio spazio per le molte persone che qui vivono. Quello che dall’esterno sembra un blocco monolitico di cemento, una volta entrati si rivela ampio, la visione spazia per l’intero complesso.


Non manca nemmeno la cassetta postale. Invece il telefono pubblico, sempre in stile New York è stato rimosso.

Il Modulor

Le Corbusier progetta l’intera Unitè d’Habitation sul Modulor, una scala di misura antropomorfica, composta da modulo e sezione aurea.
Una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all'architettura.
Le Corbusier
Nella Citè Radieuse, tutto è a misura d’uomo, l’uomo è l’unica misura possibile e nella realizzazione degli appartamenti questa idea è palese.
L’uomo di Le Corbusier, è alto 183 cm e raggiunge i 226 cm con il braccio alzato.
I corridoi
Qui ancora una volta cemento nudo e colori vivaci dominano su tutto. I corridoi per le Corbusier sono rue, le strade del complesso residenziale, quindi non semplicemente luogo di passaggio, ma di aggregazione. Le rue sono volontariamente buie, per far risaltare i colori delle porte e la luce naturale che illumina gli appartamenti una volta entrati.
Il pavimento dei corridoi è in linoleum, ennesimo materiale innovativo per l’epoca.

Ogni famiglia può scegliere il colore della porta di ingresso alla propria abitazione. Una luce indica il numero di appartamento.

Lo sportello tra le due porte di ingresso nasconde un montacarichi collegato alle cucine, utilizzato per il trasporto del ghiaccio per rifornire le ghiacciaie. Oltre che per consegnare la spesa a domicilio.

Gli appartamenti
Gli appartamenti si dividono in ventitré tipologie con metrature differenti da 99 a 203 mq. Sono tutti realizzati sul modello del duplex, ossia due livelli diversi collegati da una scala interna. Tutto si misura con il modulor: altezza degli scalini, la dimensione delle stanze, la suddivisione degli ambienti.
Tutti gli alloggi intesi come cellule abitative sono luoghi privati, ma sempre con l’intento di creare una comunità sono dotati di interfono per comunicare gratuitamente tra di loro.
Il soggiorno

La zona living con ampie vetrate si affaccia sulla loggia. Le finestre possono essere totalmente aperte per aumentare lo spazio disponile anche all’esterno. Il pavimento è in legno e nelle pareti è inserita fibra di vetro per l’insonorizzazione.Lo scalino di fronte alla loggia, se da una parte, permette l’areazione continua, dall’altra può essere utilizzato come una seduta improvvisata per gli ospiti.
Dal soggiorno si accede al piano superiore con una scala in legno e metallo, dalle line essenziali.

La cucina
La cucina, disegnata da Charlotte Perriade, è all’ingresso non separata dal soggiorno, un’eresia per gli anni Cinquanta. Perfette e funzionale nelle sue ridotte dimensioni con soluzioni ispirate alla nautica.
Piastre elettriche, forno, cappa aspirante, novità assoluta per l’epoca, ancora lavello a doppia vasca, con un condotto per eliminare i rifiuti organici, piani di lavoro in materiale rinfrescante e tagliere a scomparsa. Il tutto in comunicazione con la zona pranzo attraverso ante scorrevoli.
Le camere
Al piano superiore, si trovano le camere, quella matrimoniale si affaccia sulla zona giorno. Ha accesso diretto al bagno e varie strutture in muratura che fungono da armadi e persino da fasciatoio.

Le Corbusier, sceglie anche i colori con cui dipingere le pareti, nella camera matrimoniale, esposta alla piena luce della loggia indica un grigio scuro che assorbe la luminosità.

Negli appartamenti non ci sono corridoi, o meglio i corridoi sono pareti attrezzate che ospitano armadi a muro con ante scorrevoli e la doccia dei bambini.

Le camere dei bambini, estremamente luminose, con una vista straordinaria sul mare, hanno un ampio spazio dedicato gioco.
Il bagno in casa, è per l’epoca uno straordinario lusso, qui addirittura il wc, con ingresso indipendente, separato dalla sala da bagno.
L' Unitè d'Habitation di Le Corbusier oggi

Il tempo ha permesso la comprensione un progetto così rivoluzionario ed innovatore. Oggi l’unitè d’habitation è un luogo ambito per vivere, i costi degli appartamenti sono importanti. Vi abitano circa 1600 persone.
Molte famiglie, con bambini, la scelgono per la tranquillità e i servizi: i bambini, ad esempio, possono andare a scuola da soli senza affrontare le intemperie, ma solo qualche rampa di scale al coperto. Un altro motivo è la disposizione degli appartamenti su due livelli. Infine molti scelgono la Citè Radieuse , perché significa vivere nella storia dell’architettura.
Il supermercato, il primo self service dell’epoca, ha chiuso, così come il macellaio e il parrucchiere; il fornaio resiste. Al loro posto una fornita libreria.
Un hotel con una ventina di camere e il ristorante con vista.
L’immenso terrazzo, a cinquantasei metri d’altezza, ospitata una galleria d’arte con molti eventi culturali sempre in programma, un percorso running di 300 metri, un piccola piscina e corsi settimanali di yoga e fitness.

Oltre ad una vista spettacolare su Marsiglia e le isole.

Consigli di lettura
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