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Per comprendere appieno la bellezza del Palazzo Reale di Bangkok e dei numerosi wat (templi) è necessario conoscere il rapporto dei thailandesi con il Buddismo e la monarchia.
La cultura thai si fonda sul rispetto della famiglia, della monarchia e della religione.
I principi del Buddismo Theravada, soprattutto per gli anziani, sono la norma per la vita quotidiana, la regola del karma è rispettata anche in una città come Bangkok e non solo nei centri rurali. Per tale motivo acquisire meriti per le vite future è molto importante.
I thailandesi si recano nei wat per pregare, ma anche per fare donazioni al tempio stesso; offerte in cibo, fiori di loto, incenso, candele, e sottili lamine d’oro da applicare alla statua del Buddha.
Ancora, i fedeli donano pasti al sangha (comunità dei monaci) del tempio.
Storicamente i sovrani hanno sempre occupato una posizione di grande prestigio nel buddismo thai, considerati semidei, non solo dai monaci, ma dall’intera popolazione.
I ritratti del Re sono ovunque, in particolare modo nei luoghi più iconici di Bangkok. I sovrani sono inoltre raffigurati sulle banconote. Per questo motivo fermare con un piede un baht caduto a terra è considerato una grave mancanza di rispetto.
Il re Bhumibol, Rama IX il grande, il cui regno è durato oltre settant’anni, è uno dei sovrani maggiormente rispettati e venerati dai thailandesi. Dal 2016, anno della sua morte, gli è succeduto il figlio Vajiralongkorn.
Il Palazzo Reale di Bangkok

Il Palazzo Reale di Bangkok è il più bello del sud est asiatico, per dimensione, maestosità e sfarzo. Questo grande complesso, consacrato nel 1782, si compone di oltre 100 edifici per un’estensione di 95 ettari. Il Re non vive più a Palazzo Reale, che oggi viene utilizzato principalmente per cerimonie ufficiali.
La ricchezza e lo sfarzo dell’architettura di Palazzo Reale ne fanno uno dei luoghi più visitati e affollati della città.

Wat Phra Kaew

Il Wat Phra Kaew è il tempio del Buddha di Smeraldo. La piccola statua, alta solo 66 centimetri, custodita all’interno del tempio non è in realtà di smeraldo, ma di giada. Riccamente abbigliata con abiti che vengono sostituiti a seconda delle occasioni e delle stagioni. Il Buddha di smeraldo risiedeva originariamente a Chiang Rai, nel XV secolo. La statua era coperta di gesso per evitare i furti, in conseguenza di una caduta, mostrò il suo aspetto luminescente. Nel secolo successivo venne rubata dai laotiani. Solo nel 1778 il re thailandese Taksin riuscì a riportarla in Thailandia e fece edificare il maestoso Wat Phra Kaew, nel cuore del Palazzo Reale.
I guardiani di Palazzo Reale

In tutti i templi e gli edifici del palazzo reale sono presenti all’ingresso enormi statue che svolgono il ruolo di guardiani.
il pilastro della città
Lak Meuang

Lak Meuang è il pilastro spirituale della città: una colonna lignea di forma fallica, eretta nell’anno di fondazione di Bangkok, il 1782, per volere del sovrano Rama I. Secondo la tradizione animista la colonna incarna lo spirito che custodisce la città: Phra Sayam Thewathirat.
All’interno della cavità del pilastro fu posto l’oroscopo della città. Nel 1852 Rama IV ordinò la ristrutturazione del Lak Meuang, collocando nella colonna anche il suo oroscopo personale per garantire la protezione reale a tutti gli abitanti di Bangkok.
Oggi questo piccolo tempio, situato tra il Palazzo Reale e il Ministero della Difesa, oltre ad essere luogo di culto, è il punto di riferimento per le misurazioni delle distanze tra le varie città della Thailandia.
I migliori wat di Bangkok

La strada correva lungo un muro imbiancato a calce, che ovviamente apparteneva ad un wat… Poi sono apparsi tetti del tempio, il rosso, il verde, l’oro.. e poi i chofa d’oro – i “pennacchi del cielo”
Lawrence Osborne, Bangkok
Wat Pho

A pochi passi dal Palazzo Reale si trova uno dei templi più famosi Bangkok, il Wat Pho, con l’enorme statua del Buddha Reclinato. Lunga 46 metri e alta 15, rappresenta il raggiungimento del Nirvana, ossia la morte di Buddha.

Nell’ampio complesso del Wat Pho si trova la sede nazionale per l’insegnamento e la conservazione della medicina tradizionale thailandese. La celeberrima scuola di massaggio thailandese dove i monaci insegnano questa tecnica vecchia di secoli. Inoltre è possibile anche fare un massaggio, armandosi di grande pazienza, dato che i tempi di attesa sono molto lunghi.
un mercato tradizionale
Tha Tian Market

Partendo dal Wat Pho per raggiungere il Wat Arun la via pù breve è il battello che attraversa il Chao Phraya. Vale la pena dedicare qualche minuto all’esplorazione del mercato tradizionale Tha Tian.
Wat Arun

.. i milioni di frammenti di vetro e ceramica del Wat Arun, con gli ornamenti zuccherosi disegnati due secoli e mezzo fa da artigiani italiani, brillavano al sole.
Lawrence Osborne, Bangkok

Il Wat Arun o tempio dell’alba, dal dio (Aruna) a cui è dedicato. E’ il terzo punto della sacra trinità con il Wat Phra Kaew e il Wat Pho. La sua caratteristica principale è la torre in stile Khmer, alta 82 metri.
Scalando la torre si gode una vista bellissima sui templi, e sul fiume.
Il tempio dell’alba è impresso sulla moneta da 10 baht.

Montagna Dorata e Wat Saket

La Montagna Dorata è una collina artificiale, alta ottanta metri, creata in seguito al crollo di un grande stupa durante il regno di Rama III nell’Ottocento. La collina fu abbandonata fino a quando Rama IV fece costruire un piccolo stupa sulla sommità. In seguito Rama V ingrandì la struttura e vi collocò una reliquia del Buddha proveniente dall’India. I muri di cemento, realizzati per per impedire l’erosione della collina, risalgono al Novecento.
La montagna Dorata si raggiunge percorrendo i 344 scalini contornati da molti alberi e tombe di benefattori.
Una volta in cima il Wat Saket offre un panorama unico su Bangkok.

il colera a Bangkok
Gli avvolti del Wat Saket
Nel 1820, durante il regno di Rama I, il colera si diffuse da Penang a Bangkok: oltre trentamila persone morirono, il Wat Saket era utilizzato come crematorio cittadino, ma a causa del gran numero di morti, era impossibile cremarli tutti. I corpi furono abbandonandoti in un’area del tempio e gli avvoltoi li divorarono.
Il colera, durante la stagione secca, continuò a flagellare Bangkok negli anni successivi con la grave epidemia del 1840 e l’ultima nel 1881.
Per tale motivo un’area del Wat Saket è dedicata ai tanti morti di questo cupo periodo.
Loha Prasat
Sulle mappe più dettagliate compariva il suo nome in thai, Loha Prasat - loha è ferro- all'interno di un complesso di templi il Wat Ratchanatdaram. Un'illusione ottica, un abbaglio.
Lawrence Osborne, Bangkok

Il Loha Prasat, realizzato nel 1846 nel regno di Rama III, è un tempio unico: le sue guglie in metallo non sono tipiche dell’architettura thailandese, ma si ritrovano in India e Sri Lanka.
Cinque grandi torri costituiscono la struttura su cui si innalzano 37 guglie metalliche rappresentano le 37 virtù da seguire per ottenere l’illuminazione.
Una scala a chiocciola collega i vari piani della struttura, alta trentasei metri, una volta raggiunto l’ultimo, si gode di un’interessante vista sulla vicina Montagna Dorata.
E’ in corso la candidatura a Patrimonio Unesco.
Wat Paknam

Wat Paknam è un tempio molto conosciuto per l’enorme statua del Buddha Dhammakava in posizione di meditazione o illuminazione.
La statua, alta cinquantasette metri e larga quaranta, è realizzata in rame dello spessore di tre millimetri. Il pinnacolo, decorato con fiori di loto, contiene reliquie del Buddha e un cuore d’oro del peso di sei chilogrammi. I lavori di costruzione sono iniziati nel marzo 2017 e terminati nel giugno 2021. Il costo complessivo dell’opera supera il milione di euro.
Il Buddha del Wat Paknam è diventato parte integrante dello skyline di Bangkok integrandosi perfettamente nella giungla urbana.
Il modo migliore per vederlo è quello di navigare con un long tail boat lungo i canali di Thonburi.
Wat Benchamabophit

Il Wat Benchamabophit o marble temple è un tempio reale costruito interamente in marmo di Carrara importato dall’Italia. Il tempio è riprodotto sulle monete da 5 Baht.
Costruito alla fine del XIX secolo durante il regno di Rama V. Le ceneri del sovrano sono custodite nella base della statua centrale del Buddha.
La struttura del tempio, in tipico stile thai con influenze occidentali, come i tappeti e le vetrate blu istoriate, descrive l’amore di Rama V per l’Europa, visibile in tutto il quartiere di Dusit, dove il Wat si trova.
Nel cortile ci sono 53 statue del Buddha che rappresentano ogni mudra il gesto simbolico delle mani nell’iconografia buddista.
Il Wat è circondato da un giardino con canali e ponti pedonali rossi, in stile cinese.
Wat Suthat

Il Wat Suthat, sull’isola di Rattanakhosin, è un tempio reale tra i più antichi di Bangkok , voluto da Rama I e costruito nel 1807. Custodisce al suo interno una statua in bronzo del Buddha proveniente da Sukhothai e meravigliosi affreschi che rappresentano le ventiquattro reincarnazioni del Buddha.
Durante l’anno si al Wat Suthat si officiano importanti cerimonie brahminiche tra cui la Cerimonia Reale dell’Aratura.
Altalena

Di fronte al Wat Suthat si trova la Giant swing un’altalena gigante, simbolo della città degli angeli. Costruita nel Settecento, durante il regno di Rama I; realizzata in teak e dipinta di rosso raggiunge un’altezza di ventuno metri. E’ stata riedificata nel 2007. Cospicue parti della giant swing originale sono esposte al National Museum. Questo monumento ha una grande importanza culturale ed è stato candidato a diventare patrimonio Mondiale Unesco.
L’altalena è famosa perché in passato vi si svolgeva un rituale hindu: un omaggio alla visita di Shiva sulla terra, dopo la creazione del mondo ad opera di Brahma. Giovani bramini thailandesi si dondolavano da questa gigantesca struttura lignea compiendo evoluzioni acrobatiche per raggiungere una borsa colma di oro legata ad un palo posizionato vicino all’altalena. La cerimonia avveniva nel mese di dicembre, per celebrare la fine della raccolta del riso. La sua base circolare simboleggia infatti la terra.
Gli incidenti spesso mortali erano numerosi e, nel 1932, si pose fine a questa pratica rischiosa.
La Thailandia è un paese buddista ma affonda le sue radici culturali nell’induismo. Ancora oggi credenze, riti e superstizioni si fondono e confondono nelle due religioni. L’esempio per eccellenza di questa commistione è il santuario hindu di Erawan.
un luogo simbolo di Bangkok
Erawan Shrine
… Brahma in perfetta solitudine, controlla l'intero quartiere. I suoi quattro volti fissano con elegante indifferenza il nuovo secolo, incarnato nei centri commerciali. Le sue quattro braccia, diversamente da quelle degli altri dei indù, non portano armi, ma scettri e cucchiai colmi di ghee sacro, o gusci di cocco traboccanti d'acqua consacrata anch'essa.
Lawrence Osborne, Bangkok

Erawan Shrine è un santuario hindu in una zona commerciale moderna e benestante di Bangkok. Costruito nel 1956 su indicazione di un bramino per porre fine ad una lunga sequela di disgrazie avvenute durante la costruzione dell’Hotel Erawan. Si verificarono infatti infortuni agli operai e perfino il naufragio della nave che trasportava il marmo per l’hotel. Erawan, nella mitologia Hindu, è l’elefante di Indra, così il bramino consigliò di realizzare a protezione del luogo una statua dell’elefante con in groppa Brahma. Le catastrofi cessarono miracolosamente.
L’Erawan Hotel fu demolito nel 1987, ma il santuario è sopravvissuto diventando negli anni una meta di pellegrinaggio per i thailandesi che hanno bisogno di aiuto materiale. Gli orari migliori per chiedere una grazia sono tra le sette e le otto di mattina e di sera. Le offerte consigliate sono candele, incenso e fiori, in multipli di sette. Tuttavia le donazioni che garantiscono una maggior probabilità di successo sono gli elefanti in teak. I proventi della vendita sono devoluti ad un’associazione benefica che fa capo al vicino Grand Hyatt Erawan l’hotel che si occupa della cura del santuario.
I fedeli, che hanno ricevuto una grazia, possono ingaggiare un gruppo di danzatrici che si esibisce in un ballo di ringraziamento. Difficile capire dove finisce la devozione e inizia l’attrazione turistica.

L’Erawan Shrine negli ultimi decenni è divenuto un vero e proprio simbolo della città qui si sono mescolate politica, religione e purtroppo attentati. Le possibili interpretazioni sono il frutto della cultura thailandese: alcuni credono che il santuario richiami troppe potenze soprannaturali spesso in contrasto tra loro, altri attribuiscono queste energie ai vicini templi Hindu.
Proprio qui nel cuore di una Bangkok così occidentale da ricordare l’America, sorge un luogo in cui gli spiriti hanno ancora il controllo sulle vite degli esseri umani e il consumismo occidentale viene fagocitato dal soprannaturale.
Erawan protagonista della storia thailandese
Il santuario di Erawan ha una storia tormentata: nel marzo 2006, la statua di Brama fu distrutta da uno squilibrato. Gli attivisti che lottavano contro Thaksin Shinawatra, il primo ministro thailandese, lo accusarono di essere il mandante della distruzione di Brahma. Un mese più tardi fu installata una nuova statua, costruita usando pezzi di quella precedente. Thaksin fu estromesso con un colpo di Stato nel 2006, e dal 2008 è in esilio.
Nel 2010 il santuario, divenne il punto di incontro del movimento antigovernativo delle camicie rosse, che occuparono la zona per mesi. Le immagini dei manifestanti, per lo più poveri contadini, accampati davanti ai lussuosi centri commerciali della zona divennero virali. I manifestanti furono allontanati dall’esercito: cinque persone rimasero uccise e i manifestanti in fuga incendiarono il vicino centro commerciale CentralWorld.
Nel 2012 una nuova protesta invase Erawan: questa volta contro la sorella di Thaksin, Yingluck Shinawatra, allora primo ministro. Il Bangkok Shutdown ossia la paralisi di Bangkok fu promossa da manifestanti della classe medio-alta. Il 20 maggio 2014, l’esercito dichiarò la legge marziale e prese il potere con un colpo di stato, che portò alla dispersione dei manifestanti.
L’attacco terroristico del 17 agosto 2015 segnò la pagina più tragica della storia dell’Erawan: una bomba collocata nel complesso esplose, uccidendo venti persone persone e ferendone oltre centoventi: “il peggior incidente che si sia mai verificato in Thailandia“. I due attentatori, sono attualmente in carcere, in attesa della sentenza, non hanno mai spiegato la motivazione del gesto.
Due templi insoliti
A Bangkok come in tutta la Thailandia, c’è molta tolleranza verso le altre religioni, due luoghi di culto particolarmente affascinanti sono: il tempio induista di Sri Mahariamman, costruito nel 1860 da immigrati tamil.

Il Che Chin Khor Temple & Pagoda che fonde il taoismo e confucianesimo cinesi. La pagoda alta otto piani visibile dal fiume è dedicata a divinità diverse per ogni piano.

Consigli di lettura
Bangkok di Lawrence Osborne Osborne, a mio parere, è lo scrittore che riesce a rendere meglio lo spirito di Bangkok. Nel suo libro non si racconta delle bellezze della città, nessuna indicazione turistica, ma si respira l’aria della Città degli Angeli.
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