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L’Orsigna di Tiziano Terzani il piccolo paese sull’Appennino toscano, in provincia di Pistoia, un luogo dell’anima, casa e rifugio di Terzani. Come ben spiegato nell’ultimo capitolo di
In Asia di Tiziano Terzani “L’Orsigna: l’ultimo amore”
Torno sempre anch'io e sempre più mi domando se, dopo tanta strada fatta altrove, in mezzo a tante genti diverse, sempre in cerca d'altro, in cerca d'esotico, in cerca d'un senso all'insensata cosa che è la vita, questa valle non sia dopo tutto il posto più altro, il posto più esotico e più sensato; e se, dopo tante avventure e tanti amori, per il Vietnam, per la Cina, il Giappone e ora per l'India, l'Orsigna non sia -se ho fortuna- il mio vero, ultimo amore.
Tiziano Terzani
Orsigna

Orsigna, 806 metri sul livello del mare, dice il cartello all'inizio del paese. Firenze è a soli 75 km distanza, ma la strada che oggi arriva quassù non va da nessun altra parte e bisogna conoscere il segreto di una curva sulla vecchia, ottusa Porrettana per vedersi aprire, inaspettata, ogni volta come riscoperta, questa valle ariosa in un semicerchio di monti i cui colori marcano il passare delle stagioni.
Tiziano Terzani

Orsigna non ha mai avuto una sua ragione di vanto. Non è mai successo nulla di storico, non ci si è fermato mai nessuno di famoso. L'unica lapide del paese e quella sulla facciata della chiesa con i nomi e le fotografie smaltate di una ventina di ragazzi di qui, morti nella Grande Guerra.
Tiziano Terzani

A Orsigna ci venni per la prima volta nel 1945, portato da mio padre che c'era stato da giovane quando, per sciare, si legavano le palanche delle staccionate alle scarpe. Ci arrivammo a piedi, lungo la mulattiera. Non era un vero posto di villeggiatura e trovammo facilmente una camera da affittare. Per alcuni anni stemmo dall'Azelia, la postina, poi dalla Filide, una pastora che, da ogni marito che le era morto, aveva ereditato qualcosa e la cui casa era per questo una delle migliori del paese.
Tiziano Terzani

Ogni estate ero lì a badar le pecore con i ragazzi della mia età, a cercare funghi, a raccogliere mirtilli, a guardare la levata del sole da una di quelle cime, tutte sotto i 2000 metri, ma tutte -per me- altissime. L'Orsigna è stata la mia scuola di vita. Qui ho fatto il primo ballo, ho avuto il primo amore, le prime paure, i primi sogni.
Tiziano Terzani

Con i miei primi risparmi comprai il prato dove avevo mandato l'aquilone e con le pietre del fiume ci feci una casa come quelle degli altri, solo con la porta e le finestre più grandi. Il pensiero di quel posto m'è servito da bussola nei miei vagabondaggi nel mondo e quando i miei figli, cresciuti sempre in Paesi d'altri, ho voluto dare radici e mettere nella memoria l'odore di una casa cui legare poi la nostalgia dell'infanzia, ho imposto loro, come regola di famiglia, di passare ogni anno due mesi a Orsigna.
Tiziano Terzani

Gli orsignani vivevano in un mondo tutto loro, con regole loro, e della città rifiutavano tutto. Persino la spiegazione del nome del loro posto. Orsigna, stando agli storici, veniva dal fatto che la valle, menzionata già in certi documenti dell'anno Mille, era piena di orsi (da qui i due che sono nello stemma di Pistoia), ma secondo gli orsignani il nome avrebbe a che fare con una principessa Orsinia esiliata qui a espiare un "fallo d'amore".
Tiziano Terzani

Pensa che tutti i posti all'Orsigna hanno una storia, ogni anfratto, ogni valle, ogni forra, ogni torrente ha una sua storia magica. Ci si "sentiva" dappertutto in questa valle. Qui c'erano le streghe, qui c'erano gli orchi, qui c'era un'umanità che viveva non di televisione ma di fantasia, che passava le serate a veglia raccontando storie che venivano chissà da dove , dai nonni, dai bisnonni.
Tiziano Terzani
La fine è il mio inizio
E’ proprio a Orsigna che TT decide di trascorrere il tempo che lo separa dalla fine.
Se dal nostro prato guardi questa valle meravigliosa e intatta, capisci che è sempre stata una sponda che mi ha aiutato ad avere quello che io ho sempre cercato: un altro punto di vista. Per me l'Orsigna è questo. E mi piace scomparire qui perché c'è un'anima che io sento, perché l'ho vissuta. Questa è la mia Himalaya. Qui, in questo posto dove sono arrivato da bambino, ho sentito la magia della vita in generale e la magia della natura.
Tiziano Terzani
Chiede al figlio Folco di raggiungerlo e, dall’intenso dialogo tra i due, in cui Terzani racconta del suo lavoro, della professione di giornalista, del suo peregrinare per l’Asia e dei grandi cambiamenti del Novecento, nasce il famosissimo libro La fine è il mio inizio.
Terzani non menziona solo le sue esperienze professionali e personali, ma si ferma riflettere sulla nostra società, sul nostro sciagurato modo di vivere, sulla sua fine, ormai prossima a causa del cancro, sulla morte che non teme più.
Vedi, questa di "morire" è una cosa che vorrei evitare. Mi piace molto di più l'espressione indiana, che conosci come me, "lasciare il corpo". Infatti il mio sogno è di scomparire come se non esistesse questo momento del distacco. L'ultimo atto della vita, che è quello che si chiama morte non mi preoccupa perché mi ci sono preparato. Ci ho pensato.
Tiziano Terzani
Dallo straordinario La fine è il mio inizio è stato tratto, nel 2010, l’omonimo film diretto da Jo Baker, con Bruno Ganz nella parte di Tiziano e Elio Germano in quella di Folco. Le riprese si sono svolte quasi interamente a Orsigna e le pochissime comparse sono tutte abitanti del piccolo paese.
Il sentiero di Tiziano

A Orsigna, da Casa Cucciani, parte il sentiero di Tiziano che attraverso il bosco conduce all’Albero con gli Occhi.

Ah, che meraviglia questa Orsigna! È la mia stazione finale. È il mio punto d'arrivo....Mi ci sento così a casa, così bene in questo abbraccio della natura allo stato puro, che è il più bell'abbraccio di grandezza e di bellezza che puoi avere. Questa bellezza in qualche modo ti entra dentro e ti dà una dimensione di qualcosa che non ti appartiene ma che è anche tuo e di cui sei parte.
Tiziano Terzani

L'Albero con gli Occhi

L‘Albero con gli Occhi, un albero a cui Terzani ha applicato degli occhi portati dall’India.

Occhi indiani, li mettono sulle pietre: se Dio è dovunque, per renderlo visibile ad una mente semplice bisogna che abbia degli occhi, che sia come un umano; allora ho portato dall'India questi occhi e li ho messi a quest'albero e li ho messi per mio nipote. Così che gli potevo spiegare che quest'albero ha vita. Ha gli occhi! Come noi! E che non lo si può tagliare così impunemente, che lui ha una sua logica di essere di qui, che tutto ha il diritto a vivere, anche questo albero.
Tiziano Terzani
Sono stata in tantissimi luoghi in Asia descritti da Terzani e spesso mi sono emozionata, ma essere all’Orsigna ha qualcosa di speciale. Qui si avverte una connessione con la natura, un senso di pace e completezza.

Oggi l’albero è meta di un pellegrinaggio laico, è adornato con bandiere da preghiera tibetane e da piccoli oggetti lasciati dai visitatori.
Consigli di lettura
In Asia di Tiziano Terzani una raccolta degli scritti di Terzani inviati ai giornali italiani e al tedesco Der Spiegel nel corso della sua lunga carriera in Asia. Si tratta di argomenti politici e cronaca, con lo stile che lo ha reso famoso, non tanto un elenco di fatti quanto un punto di vista originale. Il testo si conclude con il capitolo dedicato al suo luogo di elezione: l’Orsigna.
La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani Terzani è vicino alla fine, con il figlio Folco, nella sua amatissima Orsigna, parla della sua vita, della sua professione. Un testo straordinario, un testamento spirituale. Ripercorre la sua vita e gli episodi più significativi, accaduti in giro per il mondo, diventano occasione di profonda riflessione, soprattutto per chi legge.
La fine è il mio inizio il Film disponibile per il noleggio o l’acquisto su Amazon Prime Video. La pellicola del 2010 tratta ovviamente dal libro e diretta da Jo Baker.
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