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Il Monte Moriah è il Monte del Tempio per gli ebrei e Al Haram Ash Sharif per i musulmani.
Ospita alcuni tra i luoghi sacri più contesi al mondo.
Per l’Islam la Cupola della Roccia e la Moschea Al Aqsa, ma è anche luogo sacro per gli ebrei in quanto sulla spianata sorgevano il Primo (950 a.C.) e il Secondo (516 a.C.) Tempio.
Per i cristiani, ospita la Roccia di David, il sito fu convertito in chiesa al tempo delle crociate.
Monte del Tempio
La storia del Monte Moriah è antichissima, secondo la Bibbia fu qui che Abramo arrivò quasi a sacrificare a Dio suo figlio Isacco. David fece erigere un altare. Proprio in quel punto Salomone costruì il Primo Tempio, distrutto da Nabucodonosor.
Il secondo Tempio, realizzato su commissione di Erode il Grande, fu circondato da un muro per sostenere il Monte del Tempio (questo muro è l’attuale Muro Occidentale, sacro agli ebrei). Il tempio fu distrutto dai romani nel 70 d.C.
Per gli antichi ebrei il Tempio era esclusivamente dimora di Dio, un punto della terra in cui Dio scende per i suoi incontri col popolo dei fedeli… Il vero tempio era piccolo, segreto, inaccessibile; vi penetravano soltanto i sacerdoti e unicamente in certe occasioni ben definite, secondo i principi rituali che avevano un valore immutabile di leggi cosmiche. Intorno al santuario si era poi sviluppato un organismo di edifici, di spazi.
... Il passaggio dalla corte dei Gentili, oltre la porta dei Corinzi, verso l'interno era permesso solo a chi fosse ebreo di religione giudaica. Si sono conservati alcuni esempi degli avvisi che dicevano in greco: "che nessuno straniero sia avventuri al di là della barriere del recinto che racchiude il santuario. Chiunque venisse sorpreso mentre tenta di far ciò avrebbe solo da incolpar sé stesso per la morte che ne potrebbe conseguire".Fosco Maraini, Le pietre di Gerusalemme
Al Haram Ash Sharif

Gerusalemme è dopo La Mecca e Medina, la terza città santa dell'Islam sunnita e una delle prime anche di quello sciita.
Franco Cardini, Gerusalemme una storia
Trascorrono i secoli e nuovi popoli reclamano il loro posto nella storia: l’impero romano era minacciato da più fronti, ma a Gerusalemme la minaccia arabo-musulmana si concretizzò.
Il califfo profeta Umar, conquistò la città nel 638 d.C. dando un grande esempio di tolleranza religiosa:i luoghi santi e le proprietà dei cristiani e degli ebrei in quanto “popoli del Libro” vennero rispettati.
I musulmani chiamavano Gerusalemme al-Quds, "la Santa", e considerano il centro di santità anzitutto la roccia del Moria… Secondo la tradizione sviluppata dalla sura 17 del Corano, Muhammad fu trasportato in una notte del 619 dalla Mecca fino al luogo più lontano (al-Aqsa), Gerusalemme, per intraprendere, partendo dalla roccia della Moria, l'Isra cioè l'ascesa al cielo.
Tutta la spianata dell'antico Tempio era definita dagli arabi "il Nobile Recinto": in quel luogo a proteggere la "Roccia di Abramo", nel 687 il califfo fece erigere il santuario che propriamente si chiama Haram ash-Sharif " la Cupola della Roccia" inaugurato nel 691.Franco Cardini, Gerusalemme una storia
Consigli per la visita
I non musulmani sono ammessi (con abbigliamento decoroso) alla spianata delle moschee, ma con orari molto ridotti. Vietato l’ingresso durante le festività (ogni venerdì) e il Ramadan.
Inoltre è possibile accedere solo dalla Porta dei Mori (attraverso una passerella in legno dal Muro Occidentale).
Chi non professa la fede musulmana non può accedere alla Cupola della Roccia né alla Moschea Al Aqsa.
Per superare i lunghi controlli di sicurezza è necessario il passaporto.
Cupola della Roccia

Nel VII secolo fu costruito il Duomo della Roccia, uno dei massimi luoghi santi dell'Islam. In nessun altro luogo al mondo le tre fedi monoteiste sono così vicine, legate tra loro da una memoria che testimonia tutta la loro comune discendenza spirituale dal patriarca Abramo.
Le pareti del Duomo, con il loro rivestimento di mattonelle verdi e celesti, preparano l'occhio al passaggio verso l'azzurro.... Sopra c'è la fiammata d'oro della cupola. Il rivestimento attuale è recentissimo (1960)..... Lastre d'alluminio dorato… Il tono risulta oltremodo indovinato: è oro, sì ma senza sfacciato luccichio, un oro opaco che riflette con diffusa dolcezza lo splendore solare.Fosco Maraini, Le pietre di Gerusalemme
All’interno sotto la Cupola (accessibile solo ai musulmani) si trova il punto in cui Maometto ascese al cielo secondo il Corano.
Per gli ebrei invece questo punto è il centro del mondo con la Roccia di Abramo.
Sotto la Roccia, una scalinata conduce al pozzo dell’anime in cui sarebbe possibile udire le voci dei defunti che salgono in paradiso.
Moschea al-Aqsa

A sud della grande moschea, sempre su Haram Ash Sharif, sorge, addossata a quel che in età erodiana era il Portico Reale, la moschea detta al-Aqsa ("la lontana") dal nome che nel Corano è dato a Gerusalemme. Con le sue sette navate di tipo bizantino e le sue cupole argentate, la moschea al-Aqsa completa lo splendido complesso sacro musulmano: la sua costruzione e i successivi rifacimenti richiesero alcuni secoli tra il VII e il XIII secolo. Secondo un hadith del Profeta, una preghiera recitata nella moschea della Mecca vale come centomila preghiere fatte in qualunque altro luogo; una nella moschea della Medina ne vale mille; una nella moschea al-Aqsa cinquecento.
Franco Cardini, Gerusalemme una storia
Una questione complessa
La gestione della sicurezza al Monte del tempio/Al Haram Ash Sharif è un tema di grande tensione tra ebrei e musulmani.
Dopo la fine della Guerra dei Sei Giorni, nel 1967, Israele cedette l’amministrazione del complesso ai musulmani.
Nel 1994 con il trattato di pace del Wadi Araba la Giordania ottenne il controllo amministrativo di tutti i siti islamici di Gerusalemme. Questo accordo è ancora in vigore, ma Israele gestisce la sicurezza nel quartiere musulmano e alla spianata delle Moschee.
Inoltre, sempre secondo la normativa israeliana, chi non professa la fede musulmana non può pregare al Monte del Tempio. Questo provvedimento ha creato un forte malcontento tra gli ebrei ultraortodossi.
Gerusalemme, come centro del mondo, e anche centro del tempo, così come il Cristo si presenta quale signore di entrambi kosmokrator e kronokrator.
E che la Città Santa si potrebbe utilizzare alla stregua del tempo stesso, di orologio cosmico e di mappa dell'universo.Franco Cardini, Gerusalemme una storia
Monte degli Ulivi

Secondo il libro di Zaccaria quando il Messia farà ritorno sulla terra nel Giorno del Giudizio il Monte degli Ulivi si fenderà in due e i morti saranno resuscitati, motivo per cui gli ebrei decidono di essere sepolti qui. La zona del Monte degli Ulivi è il cimitero più antico della storia (oltre che il più caro, i lotti migliori arrivano a 100.000 dollari).
Il Monte degli Ulivi è ricco di luoghi di interesse. In primis la magnifica vista su Gerusalemme.
Nel punto più alto del Monte la Cappella dell’Ascensione, il luogo in cui Gesù sarebbe salito al cielo, secondo la tradizione; al suo interno ci sarebbe l’impronta del piede di Gesù.
La chiesa del Paternoster, edificata per volontà di Elena, madre dell’imperatore Costantino, che ritenne questo il luogo in cui Gesù insegnò ai discepoli la preghiera del Padre Nostro.
L'Orto dei Getsemani

Il commuovente giardino giardino millenario, noto come l’Orto dei Getsemani dove Gesù fu arrestato dopo una notte di preghiera, prima di essere tradito, è un’oasi di pace tra ulivi e fiori. Una recinzione protegge alcuni ulivi millenari, tra i più antichi al mondo.
Annessa al giardino la Basilica delle Nazioni e la vicina Cappella dei Getsemani.
un italiano a Gerusalemme
Antonio Barluzzi

La Città Santa è anche un po’ italiana almeno per quanto riguarda l’architettura.
Si devono infatti all’architetto italiano Antonio Barluzzi, che visse a Gerusalemme dal 1917 al 1958: la Capella francescana della flagellazione, la Basilica delle Nazioni e, insieme con il fratello Giulio, l’Ospedale Italiano.
L’ospedale italiano fu confiscato dagli inglesi fino al 1948, poi usato delle forze armate del nascente stato d’Israele. Dal 1963 è sede dei servizi del ministero dell’Educazione.

Basilica dell'Assunzione di Maria

La straordinaria Tomba della Vergine Maria o Basilica dell’Assunzione di Maria, nota al tempo dei crociati, come Santa Maria in Val di Giosafat. Una lunga e ripida scalinata scende nelle viscere della terra per giungere alla cappella completamente annerita da secoli di candele ardenti.
Illuminata da lampade a olio ed impreziosita da icone di altissimo valore il sepolcro -vuoto-, secondo la tradizione, ospitò per un breve periodo il corpo della Vergine; è davvero un luogo mistico ed intimo.
Una curiosità le uova poste sopra le lampade ad olio non sono decorazioni, ma hanno lo scopo di impedire ai topi di scendere lungo le catene.

Valle di Josafat

La Valle di Josafat situata tra il Monte del Tempio e il Monte degli Ulivi corrisponde secondo Gioele al luogo del Giudizio Universale.
Una sequenza infinta di tombe, le più antiche risalgono al periodo del Secondo Tempio (516 a.C.) ricopre l’intero pendio, i morti sono in attesa della Resurrezione.
La valle di Josafat ospita il grande cimitero musulmano e dal lato occidentale del Cedron quello ebraico.
Monte Sion
Con una passeggiata attraverso la Valle di Josaft si può raggiungere il Monte Sion montagna sacra per gli ebrei, anche se è più corretto definirlo collina.
Da non perdere la visita di San Pietro in Gallicantu, il luogo in cui l’apostolo Pietro rinnegò per due volte Gesù prima del canto del gallo.
Da questa chiesa è possibile ammirare il panorama sulla città di David e sul villaggio palestinese di Silwan.
Le porte di Gerusalemme

La Città Vecchia è circondata da una cinta muraria realizzata, intorno al 1538, da Solimano il Magnifico. Numerose le porte di accesso, di solito i turisti accedono alla Città Santa dalla Porta di Giaffa.
Da non perdere la Porta di Santo Stefano o dei Leoni, punto di partenza della Via Dolorosa, la Porta di Damasco, nel quartiere musulmano e la Porta d’Oro chiusa e murata perché leggenda vuole che di lì dovrà passare il futuro Messia degli ebrei.
colazione da local
La Shakshuka

La colazione a Gerusalemme è molto ricca, composta da piatti e dolci e salati dal sapore mediorientale, serviti in piccole ciotole, retaggio dell’epoca di kibbutz quando i lavoratori delle cooperative agricole facevano colazione dopo molte ore di lavoro nei campi. Oggi svariati hotel offrono questo genere di esperienza.
La colazione gerosolimitana per eccellenza è la shakshuka: uova cotte in una corposa salsa di pomodoro arricchita con cipolle e spezie, servite in un tegame di ghisa.
Sebbene molti paesi, in particolare la Tunisia, ne rivendichino la paternità, in Israele è un vero e proprio piatto nazionale, probabilmente importato dagli ebrei sefarditi fuggiti dal nord Africa.
Consigli di lettura
Le pietre di Gerusalemme di Fosco Maraini Un viaggio a Gerusalemme, attraverso la pietra e le sue infinite forme. Con queste premesse Fosco Maraini si appresta a visitare e raccontare la città sacra delle tre religioni monoteistiche, camminando per le strade intrise di storia millenaria.
Gerusalemme una storia di Franco Cardini Un testo imperdibile per avvicinarsi all’universo Gerusalemme. L’autore, con grande maestria e molto amore, racconta la storia millenaria della Città Santa. Attraverso i secoli e le dominazioni, Gerusalemme, sacra e profana, stratificata, contesa, in perenne guerra, sopravvive all’uomo e alla sua forza distruttiva.
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