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Porto è una una splendida cittadina portoghese, la capitale nel Nord.
Porto, capitale europea della cultura 2001, è una città da visitare a piedi, tra salite e discese si aprono scorci di grande impatto con viste straordinarie sulla città e sul fiume Douro, come dal Mosteiro da Serra do Pilar e dal Miradouro da Vitória.

In definitiva Porto, per fare onore al proprio nome, è prima di tutto quest'ampia insenatura aperta verso il fiume, ma che solo dal fiume si vede.
José Saramago
Porto è spesso chiamata anche Oporto, la “O” è l’articolo determinativo in portoghese ovvero il porto.
Ribeira
Questa Ribeira, la zona più popolare della città, la gloriosa Ribeira che appartiene agli artigiani, ai bottai, al popolo minuto dei secoli passati, adagiata sulle rive del Douro; questa Ribeira, che certe superficiali guide turistiche cercano di contrabbandare come il luogo più pittoresco della città....
Antonio Tabucchi

Ribeira è l’immagine simbolo di Porto, con le sue case addossate le une alle altre, i vicoli stretti e colorati, le scalinate, le salite ripidissime. Questo piccolo labirinto di vicoli di origine medioevale è patrimonio Unesco.
La passeggiata lungofiume Cais Da Ribeira, permette di ammirare il quartiere in tutta la sua bellezza.
.. .si può avere l'illusione che Porto sia Ribeira.
Il pendio è ricoperto di case, le case disegnano vie, e, siccome il suolo è tutto granito su granito, il viaggiatore ha l'impressione di percorrere sentieri di montagna. Porto è uno stile di colore, un'armonia fra il granito e i colori della terra che il granito accetta, ad eccezione dell'azzurro se con il bianco trova un equilibrio nell'azulejo.José Saramago

Il Ponte Dom Luis I

Il Ponte Dom Luis I, ultimato nel 1886, è il simbolo di Porto. Al viaggiatore più attento richiamerà sicuramente un’altra celebre struttura in ferro, la Tour Eiffel: l’ingegnere che lo ha progettato, Téophile Seytig, era allievo di Gustave Eiffel. L’imponente struttura, con una campata di 172 metri, detenne a lungo il primato di ponte in ferro più lungo del mondo.
Costruito su due livelli: quello più alto riservato ai pedoni e alla metropolitana e quello inferiore dedicato al traffico stradale. Proprio da questo livello, durante l’estate molti giovani allietano i turisti tuffandosi nelle acque del Douro in cambio di una piccola offerta.
Il Dom Luis I ha radicalmente migliorato la vita degli abitanti di Porto, prima della sua costruzione esisteva solo un precario ponte di barche che cedette, sotto il peso della folla in fuga, durante l’invasione napoleonica della città nel 1809.
Il Barocco a Porto
Il Portogallo fu, tra XVII e il XVIII secolo, un importante centro dell’architettura barocca, favorito, non solo dalla Chiesa cattolica che incoraggiava i ritratti dei santi con questo stile di grande impatto emotivo, ma anche dalla disponibilità di legno pregiato ed oro provenienti dalle colonie.
La Cattedrale, l’Igreja de São Francisco, la Igreja de Santa Clara e la Torre dos Clérigos ne sono splendidi esempi.
Cattedrale di Porto

La Sé (cattedrale) di Porto, edificata nel XII secolo, in una posizione strategica in cima ad una collina, è visibile da quasi ogni punto della città. Molto più simile ad una fortezza che ad una chiesa, al suo interno il rigore romanico lascia il posto ad una profusione di barocco e azulejos.
La Cattedrale di Porto poco meno che un castello, quanto a robustezza e orgoglio militare. Ce lo dicono le torri, quei giganti che arrivano fino all'altezza superiore del rosone.
José Saramago
Dall’alto delle sue torri si gode di una splendida vista sui tetti rossi della città.
Igreja de São Francisco
Nella chiesa di Sáo Francisco si chiudono tutti punti di quell'immenso rammendo d'oro che si ripete in ricette, in formule, in copie di copie.
José Saramago

Il rigore gotico della facciata esterna della Igreja de São Francisco cede il passo all’opulenza barocca una volta varcata la soglia: oltre cento chilogrammi di foglia d’oro ricoprono quasi interamente le superfici: lungo la navata centrale è tutto un intreccio di rampicanti e cherubini finemente intagliati.
L’Albero di Jesse, una pala d’altare in legno policromo che raffigura le genealogia di Cristo è un capolavoro assoluto degli scultori Felipe da Silva e António Gomes.
La chiesa di San Francesco è patrimonio Mondiale dell’Umanità del 1996.
Igreja de Santa Clara

... Quel autentico gioiello che è la chiesa di Santa Clara, con il suo portale dove il Rinascimento affiora, con la sua talha barocca che riconcilia la benevolenza del viaggiatore, con quel suo patio raccolto e antico su cui si affaccia il vecchio portone del convento...
José Saramago
L’Igreja de Santa Clara, monumento nazionale, offre una straordinario esempio di talha dourada ovvero una particolare tecnica scultorea in cui il legno scolpito è successivamente rivestito da una pellicola d’oro.
Torre dos Clérigos

La Torre dos Clérigos è uno dei simboli di Porto, in passato, vista la sua altezza di settantasei metri, fungeva da punto di riferimento per i naviganti del Douro.
La torre, con la chiesa, è una raffinata opera barocca di Niccolò Nasoni, architetto italiano a cui Porto deve molti tra i suoi monumenti più importanti.
... A quanto la città di Porto e il Nord debbano a Niccolò Nasoni, l'influenza capitale che l'architetto italiano ha avuto nella definizione della stessa fisionomia della città.
José Saramago
Gli azulejos a Porto
Gli azulejos, le tipiche mattonelle di ceramica smaltata bianche a blu decorano tutto il Portogallo, da Lisbona fino al nord del Paese. Porto non fa eccezione. Tra gli edifici più riccamente decorati:la Igreja do Carmo la chiesa della seconda metà del XVII secolo è in stile rococò. Ma nel 1912 la facciata laterale fu decorata da un magnifico pannello piastrellato realizzato da Silvestro Silvestri.

La Capela Das Almas nella vivace Rua de Santa Catarina è una chiesa interamente decorata nelle facciate esterne con le celebri piastrelle blu. Le scene raccontano la vita dei santi in particolare di Francesco. Quelli che sembrano azulejos antichi, sono stati dipinti nel XX secolo.

Ancora, la facciata della Igreja de Santo Ildefonso nel 1932, è stata ricoperta di azulejos di Jorge Colaço, che rappresentano scene della vita del Santo. E’ inclusa nell’insieme di opere del centro storico di Porto, patrimonio Unesco.

La Stazione di São Bento è una delle stazioni ferroviarie più belle del mondo. Completata nel 1903, ma riccamente decorata, su progetto di Jorge Colaço nel 1930, con oltre ventimila piastrelle che descrivono le grandi battaglie del Portogallo e la storia dei trasporti.

Porto Ebraica
Il fitto groviglio di vicoli medioevali che si sviluppa attorno all’attuale Rua de São Bento da Vitória era un tempo il quartiere ebraico Olival, a partire dal XIV secolo. All’epoca gli ebrei erano circa un terzo dell’intera popolazione della città.
Nel 1492, la regina Isabella, con l’editto di Granada, espulse gli ebrei dalla Spagna. In Portogallo, invece si tentò di convertirli forzatamente al cattolicesimo per farli restare nel Paese. Solo nel 1496 fu decretata l’espulsione. Furono imposti battesimi forzati e, a partire dal 1497, l’Inquisizione perseguitò chiunque fosse accusato di praticare l’ebraismo.
Oggi a Porto gli ebrei sono pochissimi così come nel resto della nazione, ma camminando lungo le vie del quartiere, al viaggiatore attento non sfuggirà la presenza degli antichi battiporta a forma di mano di Fatima.

Palácio da Bolsa

Il Pálacio da Bolsa, costruito tra il 1824 e il 1910, racconta la storia economica della città: qui avvenivano gli scambi finanziari. Ma era anche un luogo di rappresentanza e le sue maestose sale non ospitavano solo le assemblee, ma anche ospiti illustri giunti a Porto.
Il Pátio da Nações il maestoso cortile con copertura ottagonale in vetro e ferro, che ora accoglie il visitatore, era in passato la Borsa.
La Scala Nobile, in granito, per l’accesso alle sale del primo piano, richiese ben sessantotto anni di lavoro per essere ultimata.

I preziosi pavimenti del piano nobile sono in pregiato legno proveniente dalle colonie portoghesi in Africa e Brasile. Ogni stanza ha un pavimento con differenti motivi geometrici, intagliati e posati da maestranze locali.
Il salone più importante del palazzo è la Sala Araba, frutto dell’orientalismo tipico del XIX secolo, decorata in stile neomoresco con stucchi dorati per un totale di oltre venti chili di oro puro.

Una piccola chicca all’interno del Palazzo della Borsa si trova il Gabinete de Gustave Eiffel, che dal 1875 al 1877, lavorò alla realizzazione del Ponte Maria Pia.

Porto, il Douro e il Porto
Porto si è sviluppata sulle rive del fiume Douro, che è parte integrante della vita cittadina e via d’accesso privilegiato alla omonima Valle del Douro dove si si coltivano le uve, che hanno reso celebre la cittadina nel mondo, per la produzione del famosissimo vino liquoroso il Porto.
Nella fertile Valle del Douro si producono vini in abbondanza da millenni; si ipotizza che furono i romani ad impiantare le prime viti. Tuttavia l’invenzione del celebre vino è attribuita agli inglesi, che nel Seicento si rifornivano regolarmente di vino dal Portogallo. Secondo la leggenda gli inglesi avrebbero aggiunto acquavite al vino per conservalo durante i lunghi trasporti via mare, così sarebbe nato il Porto.
Il porto giungeva in città grazie ai rabelos imbarcazioni a fondo piatto utilizzate ancora oggi.
... Oporto dolce città accarezzata da docili colline e solcata dal placido Douro. Vi navigano fin dai tempi più remoti i caratteristici Rabelos carichi di botti di rovere, portando alle cantine della città il prezioso nettare che, elegantemente imbottigliato, prenderà le vie dei più lontani paesi del mondo, contribuendo alla fama imperitura di uno dei più pregiati vini del globo.
Antonio Tabucchi

Il Douro era un fiume molto difficile da navigare, un letto roccioso e correnti violente mettevano a repentaglio le barche. Il fiume fu reso percorribile grazie all’intervento del Marchese di Pombal (l’uomo che ricostruì Lisbona dopo il tragico terremoto del 1755) che realizzò importanti lavori di bonifica, creando una vera e propria via fluviale e commerciale nel nord del Portogallo.
I rabelos nacquero in quel periodo: grazie ad un lungo timone e al fondo piatto, solcavano le acque in sicurezza, tanto che, nel 1792, vennero codificate le caratteristiche di queste barche uniche nel loro genere, caratteristiche che sono rispettate ancora oggi.
Le cantine di Villa Nova de Gaia

Sulla riva opposta del Douro di fronte a Porto si trova Villanova da Gaia. Un comune a sé stante seppur vicino, con enorme affluenza turistica per la degustazione del Porto e la visita alla cantine.
Quelle che vengono definite cantine sono in realtà i magazzini di stoccaggio delle botti, nati nella metà del XVIII secolo per volontà dei produttori di vino.
Centro Português de Fotografia

Il Centro Português de Fotografia ospita importanti mostre fotografiche che spaziano dall’attualità alla ritrattistica con attenzione particolare ai temi sociali. Inoltre, all’ultimo piano del museo è possibile visitare un’interessante esposizione di macchine fotografiche; un viaggio che ripercorre la storia di quest’arte e mostra gli enormi passi in avanti della tecnologia: dalle prime gigantesche macchine fotografiche al digitale.
Tuttavia appena entrati nel museo ad attirare l’attenzione non sono tanto le fotografie quanto la struttura che le ospita: un imponente edificio costruito nel 1767 sede della Corte d’Appello e del carcere.
Al livello del pianterreno si trovavano le enxovias celle lastricate di granito, scure, umide e freddissime, accessibili unicamente attraverso le botole situate al piano superiore. Al primo piano si trovavano i saloni, spazi collettivi più salubri. Infine all’ultimo piano le camere di Malta concepite come celle individuali per persone di una certa condizione.
Durante la dittatura di Salazar il carcere funzionava a pieno regime, vi erano imprigionati e torturati i dissidenti politici. Fu chiuso nel 1974 con la Rivoluzione dei Garofani e la fine del regime. Oggi è un luogo di memoria e testimonianza.
Per saperne di più sulla dittatura in Portogallo
https://paolavignati.com/lisbona-una-passeggiata-nella-storia/
PER GLI AMANTI DEI LIBRI
Livraria Lello
La Livrarira Lello, è una splendida libreria neogotica del 1906, considerata tra le più belle al mondo. La sua storia inizia nel 1869, con il progetto dall’architetto Francisco Xavier Esteves, per Ernesto Chardron un importante curatore editoriale dell’epoca, che decise di aprire una sua Liberia con il nome Livraria Internacional. Dopo la sua morte l’intero immobile fu acquistato dalla famiglia Lello che, nel 1906 diede vita alla Livraria Lello e Irmão. L’evento di inaugurazione fu un enorme successo a cui parteciparono moltissimi intellettuali europei.

Oggi la sua fama che varca i confini del Portogallo, è dovuta in larga misura alla presunta ispirazione che, l’autrice della saga di Harry Potter, J.K. Rowling abbia avuto visitandola, durante i due anni trascorsi a Porto.
La particolare scala rosso fuoco con due rampe curve, il lucernario istoriato e le decorazioni intarsiate delle pareti sembrano essere state il modello per l’universo Harry Potter. Non è semplice verificare quella che da leggenda ora viene spacciata per verità. Di sicuro, l’impatto turistico è notevole: l’ingresso è a pagamento e ogni giorno si formano lunghe code per accedervi.
In pochi, una volta entrati, sfogliano un libro.
Consigli di lettura
Viaggio in Portogallo di Josè Saramago il Premio Nobel per la letteratura José Saramago racconta il suo paese.
La testa perduta di Damasceno Monteiro di Antonio Tabucchi l’amore di Tabucchi per il Portogallo, sua patria d’elezione è fatto noto. Il romanzo si ispira ad un fatto di cronaca nera realmente avvenuto che l’autore decide di ambientare Porto, descrivendo così la città.
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