Procida capitale italiana della cultura 2022

Procida capitale italiana della cultura 2022 è l’isola inaspettata, per la sua bellezza, la sua storia, dove il tempo scorre lento e pare essersi fermato a qualche decennio fa.

Procida  ha ottenuto il prestigioso riconoscimento grazie al progetto la cultura non isola: 4 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi rigenerati.

Procida è aperta. Procida è l'isola che non si isola, laboratorio culturale di felicità sociale.

Procida Capitale italiana della cultura 2022

Le isole del nostro arcipelago, laggiù, sul mare napoletano, sono tutte belle. Le loro terre sono per gran parte di origine vulcanica; e, specialmente in vicinanza degli antichi crateri, vi nascono migliaia di fiori spontanei, di cui non rividi più i simili sul continente. In primavera, le colline si coprono di ginestre: riconosci il loro odore selvatico e carezzevole, appena ti avvicini ai nostri porti, viaggiando sul mare nel mese di giugno. Su per le colline verso la campagna, la mia isola ha strade solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole coperte di ciottoli e conchiglie nascoste fra grandi scogliere.

Procida terra di marinai, terra di accoglienza dove le culture del Mediterraneo si fondono nell’architettura, nel dialetto e nell’ospitalità dei procidani. Un accoglienza generosa e sincera che lascia piacevolmente sorpreso chi arriva da fuori.

Una terra votata alla cultura in cui tanti giovani si riuniscono in associazioni volontarie per preservare il patrimonio storico culturale dell’isola. Procida ha ridotte dimensioni, ma è ricca di bellezza:

.. è piccola ma articolata basti pensare che pur avendo una superficie di quattro chilometri quadrati le sue coste si estendono per sedici e le sue strade e stradine per trentasei; un labirinto di vie e viuzze dove non è facile orientarsi ma che nasconde e sorprende con giardini e panorami stupendi.

La Corricella

La Corricella Procida capitale italiana della cultura 2022

La Corricella, iI borgo marinaro simbolo di Procida, è un luogo incantato; per descriverla al meglio mi affido alle parole di    Procida di Elisabetta Montaldo.

La scrittrice procidana le dedica uno splendido capitolo, ricco di ricordi, del suo libro.

La Corricella come una pin-up fa da copertina per i siti e opuscoli turistici anche non procidani che si appropriano abusivamente della sua immagine variopinta. Inutile descriverla com'è ora, descriviamola com'era... in questo spazio verticale di case-grotte connesse da scale esterne-interne di ripidissimi gradini, un unicum architettonico.

La Corricella Procida

...Ma la Corricella era il mare, strapieno di barche di tutte le dimensioni e la banchina in un folle disordine di reti dai colori antichi, di attrezzi di ogni genere, di scafi in riparazione protetti da vele. E di notte le luci fioche di pochi lampioni e i quadratini di apertura delle case rendevano marina l'atmosfera del presepe.

La Corricella Procida capitale italiana della cultura 2022

Nessun esterno scendeva nei crocicchi di scale e di rampe.. i procidani che non erano nati in quel luogo lo sfuggivano perché era il quartiere dei poveri, dei selvatici che con la loro parlata imbastardita dei popoli della pesca facevano spavento.

Semmarenzio

Il quartiere di Semmarenzio è la terrazza di Procida per la sua posizione strategica e la splendida vista.

Santa Maria delle Grazie

Il nome del quartiere, nelle parole contratte del linguaggio procidano è dovuto alla chiesa di Santa Maria delle Grazie che troneggia sulla piazza.

La Corricella Procida capitale italiana della cultura 2022

Piazza dei Martiri

Piazza dei Martiri

Il cuore di Semmarenzio è Piazza dei Martiri in questo luogo furono impiccati sedici persone per aver aderito alla repubblica di Napoli in opposizione al Regno di Napoli dei Borboni.

Casale Vascello

Casale Vascello Procida capitale italiana della cultura 2022

Casale Vascello è una delle meraviglie di Procida, un antico borgo fortificato del Seicento.

Attorno al cortile centrale le abitazioni addossate le une e alle altre, a scopi difensivi. Un particolare architettonico interessante è il vefio, un balcone coperto con una volta ad arco, tipico del mondo arabo.

Marina Grande

Intorno al porto, le vie sono tutte vicoli senza sole fra le case rustiche, e antiche di secoli, che appaiono severe e tristi, sebbene tinte di bei colori di conchiglie, rosa o cinereo.

Marina Grande Procida

L'area in cui è sorto il Marina di Procida era la discarica della zona fino agli anni Sessanta...Contrariamente ad altri porti turistici che giacciono isolati sulle coste del mondo accanto ad un parcheggio e a un supermercato, Marina di Procida è nel pieno centro storico e commerciale del paese.

Il piazzale del porto, in molte ore del giorno, appare quasi deserto, sulla sinistra la statua del Cristo Pescatore...

Cristo Pescatore

Santa Maria della Pietà

Santa Maria della Pietà

Nella chiesa del porto, la più antica dell'isola, vi sono delle sante di cera, alte meno di tre palmi, chiuse in teche di vetro.

Era questa l'antica sede del Pio Monte dei Marinai che proteggeva loro e le loro famiglie da naufragi, malattie, rapimenti.

Alcune case intorno alla chiesa sono contrassegnate da piccole targhe di ceramica dipinta dal disegno sempre uguale raffiguranti le immagini della Pietà.. Sono le proprietà donate al Pio Monte dai procidani per riscattare i marinai fatti schiavi dai turchi.

Santa Maria della Pietà

Terra Murata

Terra Murata Procida capitale italiana della cultura 2022

Terra Murata è il punto più alto dell’isola, quella che in passato era chiamata terra casata per l’elevato numero di abitazioni addossate le une alle altre a scopo difensivo, è il nucleo abitativo più antico dell’isola.

Nel 1529 il feudo di Procida diventa proprietà della famiglia D’Avalos, viene costruita un’imponente residenza Palazzo D’Avalos e terra casata diviene Terra Murata.

Palazzo D’Avalos diventa il carcere di Procida qui la sua storia: 

Il carcere di Procida

Le case sono costruite inglobando la roccia nelle costruzioni.

Terra Murata
Il tufo come base per le costruzioni

Vi si accede attraverso la Porta di mezz’omo, così chiamata perché talmente stretta che la si poteva varcare solo di traverso. Una volta chiusa, Terra Murata diveniva un fortino inespugnabile dalla invasioni dei pirati saraceni.

Terra Murata Procida capitale italiana della cultura 2022

L'abbazia di San Michele

L'Abbazia di San Michele Procida capitale italiana della cultura 2022

L’abbazia è dedicata a San Michele Arcangelo patrono dell’isola, a cui i procidani sono particolarmente devoti. Il suo nucleo originario è molto antico e risale al XV secolo.

La devozione a San Michele ha superato tutti gli eventi della ricca storia di Procida: E' talmente radicata nel cuore dei procidani da attribuire a lui solo il potere di risolvere ogni problema privato ma anche ogni piaga politica o economica che affligga la comunità. Al suo culto sono dedicate ben due processioni, l'8 maggio e il 29 settembre.. Sono riti religiosi interessanti e partecipati, in particolare il ritorno notturno della statua all'abbazia e il momento in cui la si fa affacciare su un versante di mare che mostra l'isola nella sua interezza affinché il santo possa benedirla.

L’importante biblioteca custodita, al di sotto della chiesa non è visitabile per motivi di sicurezza.

Santa Margherita Nuova

Santa Margherita Nuova

Santa Margherita Nuova si trova in una posizione straordinaria per la vista sulla Corricella, Terra Murata e il golfo di Napoli con le sue isole. Risalente al al XVI secolo, oggi è sede di mostre.

I faraglioni di Procida

I faraglioni di Procida

Tra la spiaggia del Ciraccio e la spiaggia del Ciraciello, entrambe di sabbia nera vulcanica è possibile ammirare i due faraglioni di tufo.

Consigli di lettura

L’isola di Arturo di Elsa Morante  Elsa Morante, con il marito Alberto Moravia, trascorre le vacanze a Procida, nell’Albergo Eldorado. Qui nel 1955 ha l’ispirazione per L’isola di Arturo che le valse il premio Strega nel 1957. Arturo è un bambino che vive a Procida, negli anni Quaranta del Novecento l’isola è tutto il suo mondo, simbolo di libertà assoluta tra spiagge e sogni avventurosi. Orfano di madre e lasciato solo per lunghi periodi dal padre che si assenta, agli occhi del bambino, per vivere esplorazioni straordinarie.

Graziella di Alphonse de Lamartine  un romanzo autobiografico, Lamartine, ventunenne, durante il grand tour d’Italia, soggiorna a Procida dall’aprile 1812 a maggio 1813. Il giovane scrittore si innamora di Graziella, un’orfana che vive con i fratelli e i nonni tutti pescatori.

Procida di Elisabetta Montaldo  l’autrice vive da molti anni a Procida, questo testo è una dichiarazione d’amore per l’isola.

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