
Destinazioni, Italia, Procida / by PaolaVignati / Lascia un commento
Procida l’isola della letteratura. L’isola di Procida, nel golfo di Napoli, è la più piccola e la meno interessata dal turismo di massa, ha conservato un’atmosfera unica rispetto a Capri e Ischia. Capitale italiana della cultura 2022. La bellezza del territorio, dei borghi, l’ospitalità dei procidani e la sua vocazione culturale e letteraria la rendono una candidata perfetta per questo riconoscimento.
Procida è famosa per essere stata il set del film Il Postino di Massimo Troisi, dalla spiaggia di Pozzo Vecchio ai ristoranti della Corricella, Il Postino compare molto frequentemente.
Tuttavia da sempre il suo fascino ha attirato importanti esponenti della cultura che l’hanno resa celebre. Cesare Brandi, Toti Scajola, Luigi Cosenza, Vasco Pratolini e naturalmente Elsa Morante e Alberto Moravia.
A Procida è possibile seguire un percorso letterario con i due più famosi romanzi ambientati sull’isola.
L’isola di Arturo di Elsa Morante una storia di formazione e crescita il passaggio dall’infanzia piena di sogni ad occhi aperti alla realtà dell’adolescenza di Arturo Gerace e il suo intenso rapporto con il padre.
Graziella di Alphonse de Lamartine una storia d’amore tra un giovane francese e una procidana, Graziella, figlia di una famiglia di pescatori. Il romanzo è autobiografico, ambientato nei primi dell’ Ottocento.
Elsa Morante, con il marito Albero Moravia, era solita soggiornare a Procida all’Albergo Eldorado, un hotel molto famoso negli anni Cinquanta del Novecento per i suoi ospiti illustri, prevalentemente scrittori.
Il Palazzo Eldorado si trova in Via Vittorio Veneto.
Questa strada è costeggiata fino a Piazza Olmo da palazzi signorili, testimonianza della ricchezza delle famiglie armatoriali dal Seicento all'Ottocento. Sul retro le magioni nascondono lunghi giardini che terminano con il belvedere sull'incantato mare della Chiaia. Elsa Morante lì definì imperiali e talvolta e davvero lo sono ancora, nella ricchezza di una terra vulcanica, che mischia gli agrumi con le rose, le ortensie, le margherite e i gerani, le piante esotiche portate dai marinai con l'abbondanza degli ortaggi di stagione in un poetico disordine. Questa strada è costeggiata fino a Piazza Olmo da palazzi signorili, testimonianza della ricchezza delle famiglie armatoriali dal Seicento all'Ottocento. Sul retro le magioni nascondono lunghi giardini che terminano con il belvedere sull'incantato mare della Chiaia. Elsa Morante lì definì imperiali e talvolta e davvero lo sono ancora, nella ricchezza di una terra vulcanica, che mischia gli agrumi con le rose, le ortensie, le margherite e i gerani, le piante esotiche portate dai marinai con l'abbondanza degli ortaggi di stagione in un poetico disordine.
Elisabetta Montaldo, Procida segni, sogni e storia di un'isola marinara
L’Eldorado non fa eccezione, possiede un incantevole giardino: il giardino dei limoni, proprio qui la Morante inizia a scrivere L’isola di Arturo, che le varrà il premio Strega nel 1957.
L’albergo chiude nel 1998; oggi sia l’albergo che i giardini non sono aperti al pubblico, ma grazie alla cortesia della famiglia Leonetta Mazzella di Bosco, ho avuto modo di visitate lo splendido giardino.
Il giardino termina in una terrazza a picco sul mare con una vista strepitosa su Terra Murata, la Corricella e la spiaggia di Chiaia.
Ispirato al romanzo di Lamartine è nato il museo Casa di Graziella, si trova al secondo piano del palazzo della cultura (ex Conservatorio delle Orfane). L’intento è quello di ricreare una casa tipica dell’isola tra l’Ottocento e il Novecento. Va sottolineato che è una casa molto più ricca rispetto a quella di una famiglia di pescatori e nulla di quanto esposto è realmente appartenuto a Graziella, tranne il suo ritratto.
L'interno della casa era nudo e simile all'esterno; pareva uno scoglio. Non c'erano che muri senza intonaco, sbiancati appena da un poco di calce.
Alphonse De Lamartine, Graziella
Lo scopo del museo, creato dall’associazione culturale La casa di Graziella, è quello di preservare le tradizioni e la storia dei costumi dell’isola.
Una stanza è dedicata agli abiti in lino, simili a quelli indossati da Graziella. Ogni anno, a metà agosto, le ragazze procidane si sfidano in una competizione ispirata agli abiti di Graziella, vince chi si avvicina di più allo stile originario.
Consiglio di leggere il romanzo per apprezzare appieno i particolari, come la treccia di Graziella e la lettera per il suo innamorato.
Inoltre è possibile acquistare, per sostenere il museo, biancheria ricamata a mano e oggetti comprati in giro per il mondo dai marittimi procidani.
Dalla terrazza si gode uno splendido panorama di Procida, descritto con i testi tratti da L’isola di Arturo.
La Liberia più famosa di Procida, Nutrimenti Bookshop si trova in Via Roma a Marina Grande, un bookshop indipendente, che è anche una casa editrice particolarmente attenta alla realtà locale.
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Il premio letterario Procida- Isola di Arturo –Elsa Morante dedicato alla scrittrice che ha reso Procida celebre nel mondo.
Il premio letterario Procida- Isola di Arturo -Elsa Morante, vede ogni anno per la sua frizzante serata finale, la presenza di grossi nomi dell'arte della letteratura e della musica che si prestano a interessanti conversazioni..
Elisabetta Montaldo, Procida segni, sogni e storia di un'isola marinara
Nutrimenti Bookshop, in collaborazione con Chiara Gamberale, ha inventato il festival Procida racconta, giunto alla quinta edizione. Un festival di letteratura unico nel suo genere: sei scrittori giungono sull’isola, con tre giorni a disposizione, per incontrare uno degli abitanti, raccogliere la sua storia e scrivere un racconto che verrà letto pubblicamente nella serata conclusiva.
Un appuntamento rivolto ai lettori di tutta Italia, in cui ascoltare e condividere storie che nascono dall’autenticità delle relazioni umane, punti di vista differenti capaci di trasformare il quotidiano in straordinario.
www. nutrimenti.net
A Marina di Corricella si trova la Vineria letteraria L’Isola di Arturo, un originale wine bar a tema letterario, unico nel suo genere sull’isola. Qui, accolti da Tarcisio, un procidano doc, e dal nipote Antonio è possibile gustare un calice di vino immersi nei libri. Si possono acquistare oppure scambiare grazie all’angolo preposto al book sharing.
La vineria interamente dedicata al romanzo di Elsa Morante, con la precisa volontà di ricordare che Procida, prima di diventare l’isola de Il Postino, è stata e sempre sarà L’isola di Arturo.
Il bancone è decorato con un collage composto dalle pagine del romanzo, tradotto in molte lingue dalle locandine del film.
La Vineria è partner del festival Procida racconta, qui infatti si incontrano gli scrittori che vi partecipano.
Fermarsi alla Vineria, dopo aver concluso il mio personale tour letterario per l’isola, è stato un vero piacere, l’ospitalità di Tarcisio, che con grande cordialità, mi ha raccontato la sua storia oltre a quella del locale mi ha permesso di apprezzare ancora di più Procida nella sua unicità.
L’isola di Arturo di Elsa Morante Elsa Morante, con il marito Alberto Moravia, trascorre le vacanze a Procida, nell’Albergo Eldorado. Qui nel 1955 ha l’ispirazione per L’isola di Arturo che le valse il premio Strega nel 1957. Arturo è un bambino che vive a Procida, negli anni Quaranta del Novecento l’isola è tutto il suo mondo, simbolo di libertà assoluta tra spiagge e sogni avventurosi. Orfano di madre e lasciato solo per lunghi periodi dal padre che si assenta, agli occhi del bambino, per vivere esplorazioni straordinarie.
Graziella di Alphonse de Lamartine un romanzo autobiografico, Lamartine, ventunenne, durante il grand tour d’Italia, soggiorna a Procida dall’aprile 1812 a maggio 1813. Il giovane scrittore si innamora di Graziella, un’orfana che vive con i fratelli e i nonni tutti pescatori.
Procida di Elisabetta Montaldo l’autrice vive da molti anni a Procida, questo testo è una dichiarazione d’amore per l’isola.
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Ciao, sono Paola, lettrice da sempre e viaggiatrice da molto. Libri e viaggi, più che passioni per me sono due vere ossessioni.
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